27 luglio 1894: muore a Torino Alessandro Pernati di Momo

Uomo politico del regno di Sardegna, proveniente dalla carriera prefettizia, si è anche impegnato nell’amministrazione della provincia di Torino e come Prosindaco di Torino. Come ministro dell’interno istituisce il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, con legge n. 1.404 dell’11 luglio 1852

Il 27 luglio 1894 muore a Torino Alessandro Pernati di Momo, personaggio significativo nella storia del regno sardo che Torino ha ricordato con una breve via nel quartiere Mirafiori Sud, ritagliata nel parcheggio antistante la Fiat, tra il corso Giovanni Agnelli e il corso Unione Sovietica, senza caseggiati posti ai suoi lati, che si prolunga nella via Monte Pasubio.

Pernati, nato a Novara, il 2 maggio 1808, diviene ministro dell’interno del regno sardo dal 26 febbraio 1852, nel primo ministero D’Azeglio. Può vantare una prestigiosa carriera nella pubblica amministrazione ed ha già dato prova non soltanto di una profonda preparazione teorica ma anche di brillanti iniziative operative.

Laureato in legge, ha iniziato nel 1832 la sua carriera nella pubblica amministrazione, come intendente, quello che oggi chiamiamo “prefetto”

Nel 1837 è sotto intendente a Saluzzo e poi a Genova, dove si distingue in occasione di una epidemia di colera. Nel 1840 è intendente a Pallanza, dove si dimostra un amministratore benvoluto, molto attento all’incremento della viabilità. 

Pernati ha viaggiato in Francia e in Inghilterra per conoscere le condizioni socio-politiche di queste nazioni guida. Nel 1844, è a capo della divisione dei lavori pubblici al ministero dell’interno; nel gennaio 1848 è stato nominato intendente generale ad Annecy e si è messo in evidenza nei gravi momenti attraversati dalla Savoia: a causa della guerra all’Austria è stata richiamata la maggior parte dei militari e dei carabinieri di stanza nella regione e così una banda di operai repubblicani detti Voraces, parte da Lione, penetra in Savoia e, nei primi giorni di aprile, riesce a far proclamare la repubblica a Chambéry, con annessione alla Francia.

Pernati si dimostra un uomo di azione: organizza la resistenza nella sua provincia, poi, per debellare il movimento separatista, ottiene la mobilitazione dei cittadini della Savoia, facendo appello al loro sentimento di devozione alla casa regnante. Pernati riesce dove l’intendente generale di Chambéry ha fallito ed è quindi nominato a questa carica.

Nell’agosto 1848, Pier Dionigi Pinelli, ministro dell’interno, lo chiama come intendente generale della Divisione di Torino. Capace e avveduto, Pernati è stimato da tutti i ministri, in particolare da Cavour, che decide di nominarlo ministro dell’interno in sostituzione del poco efficiente Giovanni Filippo Galvagno: Pernati rifiuta nel 1851, ma accetta il 26 febbraio 1852.

La sua nomina, caldeggiata da Cavour, rende impossibile la permanenza dell’invadente Gustavo Ponza di San Martino come primo ufficiale del ministero dell’interno (oggi diremmo sottosegretario): Pernati, fino al giorno precedente, è stato alle sue dipendenze.

San Martino lascia così questa carica e viene collocato al Consiglio di Stato.

Pernati rimane ministro dell’interno anche quando d’Azeglio, il 21 maggio 1852, diviene per la seconda volta presidente del Consiglio dei ministri.

Durante questo secondo ministero D’Azeglio, durato dal 21 maggio al 4 novembre 1852, Pernati presenta alla Camera un suo progetto di modificazione del personale dell’Amministrazione di pubblica sicurezza.

Dal 1848, il Regno Sardo tentava faticosamente di darsi una polizia democratica e moderna, dibattendosi tra buone idee organizzative e ristrettezze di bilancio. Il regio decreto n. 798 del 30 settembre 1848, opera del ministro dell’interno Pier Dionigi Pinelli, ha creato l’Amministrazione di pubblica sicurezza, istituzione che sostituisce l’antica (e odiata!) Polizia. Ma nel 1848 sono stati previsti soltanto funzionari civili (questori, assessori, delegati) e manca una forza di agenti in uniforme.

Il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza viene istituito con legge n. 1.404 dell’11 luglio 1852, a seguito del progetto Pernati prima ricordato. Per questo motivo, l’11 luglio è stato per molti anni commemorato come anniversario di costituzione della Polizia di Stato italiana (negli ultimi anni è stata preferita la data del 10 aprile).

La legge del 1852, voluta da Pernati, veniva a completare un processo di riforma della polizia già iniziato nel 1848, sotto il regno del Re Carlo Alberto, il quale con la concessione nello stesso anno dello Statuto liberale, aveva impresso al Regno di Sardegna una precisa svolta democratica.

Per completare le vicende del Nostro, va detto che nel secondo ministero D’Azeglio, Camillo Cavour non è al governo ma, il 4 novembre 1852, diventa presidente del Consiglio dei ministri. Per proporre ministri graditi al re Vittorio Emanuele Il, sceglie come ministro dell’interno Gustavo Ponza di San Martino.

Pernati di Momo passa al Consiglio di stato. Il 31 agosto 1861 è nominato senatore del regno.

Ricopre la carica di Consigliere provinciale di Torino (1884 - 1893), di Consigliere comunale di Torino (1883 - 1893) e di Prosindaco di Torino (12 ottobre 1882 - 8 marzo 1883).

Muore a Torino, il 27 luglio 1894.

Come ho chiaramente espresso in apertura, mi pare piuttosto infelice la scelta di ricordare questo personaggio così rilevante nel periodo risorgimentale con una via che di fatto è soltanto un’area di parcheggio. Ma almeno non è fra i tanti “desaparecidos”!

 

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Articolo pubblicato il 27/07/2018