Sanremo (IM) - Lettera aperta al Ministro Matteo Salvini
Il Ministro dell'interno Matteo Salvini (express.co.uk)

Giuliana Tofani Rossi "Dopo aver scritto, invano, al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, mi rivolgo a Lei"

L'INPS tiene banco su tutti i fronti; la nostra cara ed affezionatissima lettrice si rivolge al Ministro dell'Interno Matteo Salvini per ottenere risposta a quelle domande finora inoltrate, invano, a vari soggetti e che meritano la massima attenzione. Anche il caso personale, cui Giuliana Tofani Rossi fa cenno in chiusura, mette in luce quanto si debba ancora fare per sveltire le pratiche in generale liberandole dai soliti  fastidiosi vincoli burocratici.

 

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Buongiorno Ministro Salvini,

mi chiamo Giuliana Tofani Rossi, sono pensionata, vivo a Sanremo. Dopo aver scritto, invano, al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, mi rivolgo a Lei, che è Vice Primo Ministro, per segnalare un fatto molto grave, che si verifica all’INPS.

Come ho scritto al Ministro Di Maio, l’INPS accredita, a domanda, contributi figurativi a chi si trova in   aspettativa non retribuita per cariche pubbliche elettive o sindacali. L’art. 31 dello Statuto dei Lavoratori  stabilisce che chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive, o a ricoprire cariche sindacali provinciali e nazionali, può, a richiesta, essere collocato in aspettativa non retribuita.  Con una interpretazione estensiva/manipolativa di questo articolo,  alcuni eletti, percepiscono, oltre ai noti vitalizi, anche la   pensione a carico dell'Assicurazione  Generale Obbligatoria di cui al R.D.L. 4 ottobre 1935, n. 1827, (ISTITUTO NAZIONALE FASCISTA DELLA PREVIDENZA SOCIALE), nonché  di  casse sostitutive della assicurazione predetta.  Addirittura, prima dell'entrata in vigore della legge finanziaria del 2000, i politici non versavano neppure la quota di contributi prevista a carico del lavoratore.

Ministro Salvini, andando su sito ufficiale dell’INPS, alla voce “riconoscimento dei contributi figurativi” potrà verificare Lei stesso che all’INPS “regalano” i contributi dei lavoratori agli amici politici e sindacalisti!!!!

Se è giusto che, per tutto il periodo del mandato, sia assicurata al politico, oltre alla conservazione del posto di lavoro, anche la copertura previdenziale, i contributi non possono essere figurativi, vale a dire a carico degli altri lavoratori,  ma devono essere trasferiti all’INPS dal “datore di lavoro".  Voglio sperare  che il "Governo Del Cambiamento" ponga rimedio a tutte le storture della cosiddetta "democrazia". Questi privilegi, che, a mio avviso, sono reati, hanno potuto aver luogo, non solo perché , in passato, c'è stato un accordo tra partiti di governo, opposizione e sindacati, ma, soprattutto, perché il Presidente e gli alti funzionari dell’INPS sono venuti meno ai loro doveri.

Con l’occasione mi permetto segnalare il mio caso personale. Ho cambiato il  numero di c/c della banca on line dove mi viene accreditata la pensione di reversibilità. Gli sportelli dell’INPS non possono ritirare il modulo cartaceo, da me firmato, contenete tutti i dati richiesti del conto corrente intestato solo a me: devo inviarlo telematicamente, oppure consegnarlo ad un patronato. 

Non vorrei  rivolgermi ad un patronato e comunque, non sarebbe accettato perché la mia banca non ha timbrato e firmato il modulo dell’INPS. La Banca mi  detto di consegnare copia dell’ultimo estratto c/c con il numero del conto e i codici ABI, CAB, IBAN e BIC.

Il risultato è che, molto probabilmente, dal prossimo mese non mi sarà più accreditata la pensione.

Giuliana Tofani Rossi

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Articolo pubblicato il 22/07/2018