Bruxelles - "L'eredità di Mandela: il razzismo antibianco"
Foto di repertorio (reporterinviaggio.it)

Le riflessioni di Mario Borghezio (Lega Nord Salvini)

Ultime da Bruxelles 

 

"Proprio perchè combattiamo, da sempre, per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, non possiamo non porre il problema della persecuzione di cui sono oggetto nel Sudafrica post-Mandela i nazionalisti afrikaners".

 

Lo afferma l'Eroparlamentare Mario Borghezio (Lega Nord Salvini) che mette in risalto come essi combattano  per i loro diritti di libertà anche se risultano in gran numero imprigionati nel “democratico” Sudafrica che, notoriamente, ha sempre tutelato e coperto personaggi come il razzista antibianco Mugabe.

 

Borghezio insiste:

 

"Tacere, come fa questa UE e la stessa Amnesty International sugli assassinii, le violenze e le persecuzioni perpetrate nei confronti della minoranza bianca è altrettanto grave del silenzio che l’Occidente ha tenuto quando, a suo tempo, i perseguitati erano i neri".

 

Di fronte alla minaccia governativa di espellere tutti i bianchi entro 5 anni e di espropriare le terre coltivate dagli agricoltori afrikaners, è lecito affermare che l’eredità politica di Mandela, oggi ipocritamente celebrato senz’ombra di critiche, è quella di aver in realtà preparato il ribaltamento dell’apartheid:

 

"Questa volta - conclude -  il razzismo non è più quello bianco, ma sono i bianchi che vengono perseguitati, torturati, massacrati e costretti a fuggire dalla terra coltivata e resa fertile dai loro straordinari antenati Boeri".

 

Borghezio ha altresì segnalato, con una interrogazione alla Commissione Europea, il grave problema delle truffe ai danni degli utenti del bancomat, perpetrate in varie città italiane.

 

Borghezio rileva infatti che

 

“in alcune città d’arte italiane sono stati trovati sportelli Atm truccati con microcamere e skimmer microscopici che raccolgono codici di carte di credito e bancomat: questa frode ha come vittime i turisti stranieri e nel periodo estivo rischia di incrementarsi parallelamente alla crescita dell’afflusso turistico".

 

Attraverso strumenti tecnologicamente avanzati che clonano le bande magnetiche, interi conti correnti bancari sono svuotati con operazioni di prelievo che poi avvengono in altre località del mondo: Indonesia, Belize e Jamaica, dove sono ancora utilizzati Atm che leggono esclusivamente le bande magnetiche.

 

Mario Borghezio aggiunge:

 

“Si stima inoltre che € 150mila alla settimana, siano sottratti ai turisti, derubati dei propri risparmi da associazioni per delinquere dell’Est-Europa, le quali vengono in Italia a fare incetta di dati bancari”

 

e conclude osservando che

 

“La scelta di puntare sugli stranieri, poi, è una strategia specifica: gli importi relativi ai prelievi di denaro contante e ai pagamenti con carte all’estero non sono comunicati all’utente in tempo reale, ma a distanza di alcuni giorni, consentendo ai gruppi criminali di svuotare i depositi”.

 

Borghezio pertanto si chiede con quali misure urgenti la Commissione Europea intenda intervenire in difesa degli utenti bancari assoggettati a queste truffe tramite bancomat.

 

In merito, poi, alla ripartizione dei migranti e rifugiati nei vari Stati Membri dell’UE,  Mario Borghezio denuncia il possibile aumento del pericolo di diffusione delle malattie che si pensavano debellate:

 

"Si apprende - afferma - che tra i 447 immigrati giunti a Pozzallo qualche giorno fa, ben il 90%, ovvero circa 400, sono affetti dalla scabbia".

 

Borghezio sottolinea come l’Unione Europea, che sente spesso il bisogno di intervenire nelle questioni interne degli Stati Membri,  pare non abbia finora pensato a come fronteggiare questo ostacolo sanitario:

 

"Riteniamo che salvaguardare la libertà e la salute di tutti non configuri - almeno per ora - il reato di razzismo...”.

 

Ed ancora, in merito al deferimento dell’Ungheria presso la Corte di Giustizia UE e all’apertura di una procedura di infrazione per le cosiddette leggi “Stop Soros”, l’europarlamentare dichiara:

 

“È vergognoso questo diktat della ‘giustizia’ europea nei confronti dell’unico coraggioso esponente del PPE che, vero interprete della volontà del suo popolo, ha osato opporsi ai piagnistei sull’inevitabilità dell’invasione migratoria per garantire invece la sicurezza, il lavoro e l’identità culturale del proprio paese. Siamo e saremo sempre al fianco di leader coraggiosi e con sentimenti patriottici come Viktor Orbán".

 

Borghezio si dichiara sempre più convinto del sostegno dichiarato per il fatto

 

"che il Presidente ungherese ha individuato subito nel faccendiere George Soros, il guru della speculazione finanziaria mondialista che sostiene il progetto di invasione extracomunitaria dell’Europa, finalizzato a colpirne l’identità e ad azzerarne i diritti sociali”.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/07/2018