Torino. "Forza Italia" agricola

Proseguono gli incontri della Confederazione Italiana Agricoltori con i neoeletti parlamentari piemontesi

Continua il ciclo di incontri che la sezione locale della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) organizza con i neoeletti parlamentari piemontesi.

Dopo l’adesione e l’impegno registrati la scorsa settimana dalla delegazione leghista, ieri è stato il turno di Forza Italia, rappresentata dalla Deputata Daniela Ruffino e dalla Senatrice Virginia Tiraboschi. Assenti ma in totale sintonia con il progetto anche Claudia Porchietto e Mariella Rizzotti, rispettivamente di stanza a Montecitorio e a Palazzo Madama.

In qualità di delegati del sindacato confederale, erano invece presenti Roberto Barbero – Presidente provinciale – con il Suo Vice Pierangelo Cena e la neo-Direttrice Elena Massarenti, oltre al Presidente regionale di CIA, Gabriele Carenini, anch’egli eletto appena lo scorso Febbraio.

Con l’occasione, anche agli Onorevoli forzisti si sono ribadite le sette istanze già rivolte alla Lega (articolo pubblicato da Civico 20 News in data 27 Giugno) e considerate da CIA dirimenti al fine di “far ripartire l’Agricoltura”.

Siamo partiti dalle esigenze più vicine all’operatività quotidiana degli imprenditori agricoli”, commenta Roberto Barbero, sottolineando altresì come “si tratta di riforme che non costano nulla allo Stato e per le quali basterebbe agire con il buon senso”.

Si allude infatti all’abolizione del tetto di 5000 euro per il rimborso o la compensazione dei crediti IVA trimestrali, nonché al differimento dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria (la quale risulterebbe davvero una beffa per quei territori rurali ancora non raggiunti da una valida connessione Internet).

CIA chiede inoltre che imprenditori agricoli e committenti possano continuare a pagare i propri dipendenti con denaro contante (per lo meno fino alla soglia dei 3000 euro, limite massimo per la liquidità) e che eventuali violazioni lievi e meramente formali della normativa sul lavoro agricolo non vengano equiparate, con inesistente raziocinio, ad atti di caporalato.

Servirebbe poi una decisa sforbiciata alla burocrazia, adottando il cosiddetto “Cassetto fiscale” in guisa di banca dati aziendale, ove poter  per esempio recuperare tutti i documenti necessari al pagamento di IMU e TASI. Anche la certificazione antimafia – puro atto formale che, annualmente, comporta aggravi economici aggiuntivi per i titolari di impianti fotovoltaici e a biogas – andrebbe secondo la CIA eliminata, a beneficio di strumenti non onerosi e agganciati davvero a una reale procedura di controllo.

In ultimo, si caldeggiano provvedimenti volti a contenere l’espandersi del lupo: normativa che, secondo il Presidente Barbero, “non può più essere rimandata, nell’interesse di chi vive e frequenta la montagna”.

Anche l’incontro di ieri ha sortito buon esito e le parlamentari forziste hanno preso l’impegno di rilanciare queste tematiche nell’ambito delle Commissioni parlamentari opportune. “Siamo soddisfatti della qualificata attenzione che le nostre proposte hanno ottenuto”. Si spera che, adesso, anche Governo e Parlamento facciano la loro parte.

Nelle prossime settimane, continueranno i colloqui con le delegazioni degli altri partiti.

 

Immagine fornita da CIA Torino. Da sinistra: Pierangelo Cena (Vice-presidente CIA Torino), Virginia Tiraboschi (Senatrice Forza Italia), Gabriele Carenini (Presidente CIA regionale), Elena Massarenti (Direttrice CIA Torino), Daniela Ruffino (Deputato Forza Italia) e Roberto Barbero (Presidente CIA Torino).

 

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Articolo pubblicato il 03/07/2018