Torino - Superare i debiti con la legge 3/2012

Serafino Di Loreto illustra come uscire legalmente da crisi economiche impossibili

C’è chi, in rete, promette miracoli in materia di risoluzione dei debiti. Ma, alla fine, per lo più arricchisce solo le proprie tasche. E, spesso, a farne le spese sono le persone che non riescono più ad avere una vita normale per via di guai economici che hanno raggiunto proporzioni elefantiache. E che, non di rado, rischiano di schiacciare vite e futuro di cittadini e imprese.

 

Diventa dunque ancor più importante, alla luce delle concrete e reali possibilità offerte dalle leggi dello Stato, diffidare di fantomatiche e improbabili agenzie stralcia-debito che proliferano come funghi qua e là sul web, tartassando gli italiani con migliaia di newsletter e annunci promozionale che lasciano il tempo che trovano, e proponendo improbabili soluzioni che non fanno altro che arricchire ingiustamente le loro tasche”.

 

Esordisce così Serafino Di Loreto, esperto di restructuring per privati e imprese, da anni in prima linea nel sostenere cittadini e aziende in difficoltà.

 

La crisi ha prodotto, come ultimo effetto, una nuova categoria di soggetti in difficoltà: i cosiddetti ‘sovraindebitati’, ovvero cittadini, consumatori, liberi professionisti, artigiani e piccole e medie imprese che, a causa della perdita o del drastico scemare del lavoro, non riescono più a far fronte alla gestione delle proprie spese (in primis mutui, affitti, leasing, finanziamenti e versamento delle imposte).

 

Ritrovandosi travolti da un monte debiti in costante aumento. Da qui, 6 anni fa, il varo della cosiddetta Legge 3/2012, meglio nota come ‘Legge salva-suicidi’, finalizzata a salvare dal tracollo economico, ma anche fisico e psichico, persone vittime della cosiddetta ‘morte civile’: impossibilità di intestarsi un bene mobile o immobile, auto o casa, per paura che venga aggredito dai creditori, e di accedere a finanziamenti o di avere carte di credito, bancomat.

 

“Un provvedimento legislativo efficace ma di cui poco o niente si parla, teso alla rinascita delle persone sovraindebitate: le quali, mettendo a disposizione parte del proprio reddito o il proprio patrimonio, si esdebitano: vale a dire che, con il poco che hanno, salvaguardando la loro parte di entrate atta a garantire il prosieguo di una vita dignitosa, ottengono la cancellazione, in alcuni casi, anche fino al 90% del cumulo debiti maturato verso privati, banche e Fisco. Compresa la rimozione del proprio nominativo da tutte le banche dati dei cattivi pagatori. E poter così ripartire da zero, liberi da ogni vincolo con un passato disastroso e penalizzante”

 

spiega Serafino Di Loreto, Fondatore di ‘Fondazione SDL per l’Educazione Finanziaria delle Imprese e per gli Studi Aziendali’, stimato Ente presieduto dall’ex magistrato Piero Calabrò, primo ad aver ottenuto nel 1999 una serie di sentenze storiche contro l’anatocismo e l’usura bancaria applicate ingiustamente dagli istituti di credito nei confronti dei consumatori.

 

“Le ultime stime indicano che, nel 2017, il totale dei debiti di cittadini e famiglie ammonta a circa quota 550 miliardi: per le imprese, invece, si parla almeno di tre volte tanto. A farne le spese? Economia e occupazione, specie per le PMI

 

aggiunge Serafino Di Loreto, Presidente dell’Osservatorio Europeo sull’Educazione Finanziaria, che con ‘Sdl Centrostudi Spa’ (www.sdlcentrostudi.it), al momento, in 7 anni, ha restituito alle tasche di cittadini e contribuenti ingiustamente vessati da banche e Fisco ingiusto oltre 250 milioni di euro.

 

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Articolo pubblicato il 05/06/2018