Torino - Una storia tra le mani, evento di Artigianato Artistico Autoprodotto
Via Carlo Alberto

Liliana Carbone per Civico20News

"Una storia tra le mani", l’evento di artigianato artistico autoprodotto, con i laboratori dimostrativi a cielo aperto, prosegue sabato 2 e domenica 3 giugno, nella consueta cornice di Via Carlo Alberto, a Torino, dalle ore 10 alle ore 19,30.

In questa nuova edizione saràpossibile scoprire i processi legati a diverse tecniche di lavorazione del vetro: la vetrofusione, “Tiffany”ela lavorazione a lume. Si potràcogliere la magia del vetro, attraverso l'esposizione e le parole di quattro artigiani che, pur utilizzando lo stesso materiale, creano oggetti che esprimono le loro differenti anime creative.

Cristiana Zanirato (Cuore di vetro),oltre a creare coloratissimi gioielli con vetri dai particolari effetti iridescenti e smalti, realizza oggetti d'arredo e d'uso quotidiano, lavorando sulla creazione tridimensionale in un gioco di trasparenze, aria e materia.

I gioielli di Gabriele Colucci (Gabrio Art), dai delicati e curati accostamenti cromatici,dalle forme essenziali e pulitecaratterizzate dall'uso di vetri sovrapposti e uniti con saldatura a stagno e il caratteristico bordo in rame della tecnica Tiffany.

I gioielli diLorella Bai (D'acqua e vetro) si distinguono invece per gli interessanti rapporti cromatici e le sovrapposizioni di forme geometriche che a volte si compenetrano, a volte creano diversi spessori dando movimento e vita all'oggetto.

IgioiellidiSusanna Pisa(Murandart),sono resi unici dalle perle di vetro, dalei stessa realizzate con la lavorazione del vetro "a lume”.

Ospite speciale di questa edizione, Fosca Campagnoli, che proporrà laboratori di quadri tessili cuciti a mano: “Quadri tessili. Un gioco libero di forme e di colori”

Non serve molto, un ago, un filo e piccoli pezzetti di tessuto.

Giocare con il colore e le forme di tessuto èsolo una "pazienza" diversa; si immaginano le storie da raccontare, si associano i colori che vi appartengono ed in ritmi e piccoli punti di cucitura si fa poesia.Un tempo dedicato alla libera interpretazione dove esser bravi non serve. Ogni piccolo quadro èuno studio, intimo, colorato ed irresistibilmente contagioso.

"Una storia tra le mani”, da diversi anni, riunisce i percorsi degli artigiani che valorizzano il lavoro manuale e la creativitàdei mestieri della tradizione. Materiali che vengono trasformati dalle loro mani, per rinascere in nuove creazioni: abiti, gioielli, borse, e accessori, complementi d’arredo e giochi per i bambini.

"Una storia tra le mani”racconta “Storie”del saper fare, raccontate dalle mani, narrate dalla materia prima, condivisa per poi poterla comprendere.

“Lo stupore reciproco”, di Grazia Isoardi

Produco accessori in fibra naturale, copricapi, cappelli, fasce, cerchietti e altre bizzarrie con l’introvabile pura fibra naturale. Sono parte del collettivo di Una Storia tra le maniormai da due “Natali”.E sì, noi artigiani scandiamo il tempo così, il Natale èuno dei momenti piùimportanti dell’anno. Il gruppo mi ha molto colpito fin dall’inizio per l’attenzione nella scelta degli artigiani.Seri professionisti, con collezioni molto personali e una consapevolezza rara del mestiere e del market on the road.

In via Carlo Alberto ho scoperto che esistono i turisti a Torino. All’inizio ne ero stupita e piano piano mi sono abituata e anzi sono diventata, con piacere, uno di quei servizi che i turisti chiedono agli indigeni locali. “Scusi dov’èil Museo Egizio? Dove posso mangiare tipico piemontese senza essere spennato qui in centro?" E piùdi tutto ti accorgi che desiderano un sorriso, una chiacchiera, qualcuno in carne ed ossa a cui fare i complimenti per la bellezza inaspettata della città.

Arrivando a noi artigiani, la domanda che ci fanno, la solita e sempre quella: Ma lo fate proprio voi? Sorriso. E allora capisci che hanno compreso il valore di conoscere il produttore dei loro regali, e sai che racconteranno di te e della tue mania delle fibre naturali, delle stoffe tessute a Biella o Chieri. Dove sono andati i miei copricapi nel mondo?Da via Carlo Alberto sono arrivati in Islanda, Tasmania, Argentina, Canada, Giappone, Russia, Svizzera, Israele, Grecia, Turchia…per dirne qualcuno. Tanti nel Sud Italia e li ricordo con particolare piacere poichélàamano follemente e fortunatamente i colori.

Liliana Carbone

 

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Articolo pubblicato il 02/06/2018