Urbino - Una mostra sui giardini dei Duchi di Montefeltro e Delle Rovere

Per ammirare i giardini a pensili del palazzo ducale

I Duchi di Urbino hanno sempre  dimostrato un particolare interesse nei confronti del giardino, luogo fondamentale della vita e dell’estetica della corte, progettando in ogni loro residenza urbana e suburbana splendidi e differenti spazi all’aperto.

In occasione della nuova piantagione del giardino pensile situato nel Palazzo Ducale di Urbino la Galleria Nazionale delle Marche ha voluto celebrare  l’evento con una mostra:”I GIARDINI DEL DUCA” dedicata agli arredi vivaistici adottati alla corte dei Montefeltro e Della Rovere. Il progetto curato da Anna Cerboni Baiardi  sarà visitabile fino al 10 giugno 2018.

La mostra è strutturata in tre sezioni:  e prevede  anche l’esposizione di una serie di testi che costituiscono la base teorica dell’arte del giardino ai suoi albori rinascimentali. La prima sezione inizia esponendo  un testo fondamentale dell’ideologia e dell’estetica cortigiana,”l’Hypnerotomachia Poliphili, di Francesco Colonna, pubblicato nel 1499 a Venezia da Aldo Manuzio, significativamente dedicato a Guidubaldo da Montefeltro. In questo sezione si presentano anche le riflessioni teoriche sulla progettazione e costruzione dei giardini e alla loro cura, volumi a stampa relativi ai testi di botanica presenti nelle biblioteche ducali, ed altri fondamentali scritti che allargano la prospettiva nel tempo successivo.

La seconda sezione si  entra nel vivo dell’esposizione dove si affronta i giardini voluti dai Montefeltro, che regnarono fino al 1508, e successivamente dalla dinastia Della Rovere che si concluse con la scomparsa di Francesco Maria II Della Rovere sopraggiunta nel 1631. 

Per la prima volta vengono posti a confronto su questo tema alcuni tra i principali centri del ducato, dando vita ad un percorso che prende avvio con i giardini di Urbino Gubbio, Fossombrone, Pesaro  e Urbania; iniziando con Federico di Montefeltro (1422-1482) e concludendosi con l’ultimo duca, Francesco Maria II Delle Rovere.

La terza sezione è costituita da proiezioni che riproducono alcuni documenti esposti, ma anche immagini fotografiche dei luoghi presi in considerazione. Il percorso espositivo si chiude con la ricostruzione  del cancello del giardino ducale di Santa Lucia, che inquadra  una proiezione multimediale.

La mostra è corredata di un catalogo  edito da Silvana Editoriale (pp.200, 150 illustrazioni colori (Foto 1) con saggi di Anna Cerboni Baiardi, Spartaco Capannelli, Enrico Gamba, Roberta Martufi, Maria Luisa Moscati Benigni, Brunella Paolini, Matteo Procaccini, Enrico Savelli e Gianni Venturi. La pubblicazione vuole accompagnare anche  il lettore nella scoperta dei giardini ducali che non esistono più, come quelli andati persi di alcune ville pesaresi, ma non solo anche quello di mettere l’attenzione  su una realtà ancora fruibili come il giardino pensile del Palazzo Ducale di Urbino  o i giardini dell’ Imperiale di villa Miralfiore di Pesaro.

Questo contributo consentirà di meglio comprendere lo sviluppo di un aspetto culturale che ha posto il ducato urbinate anche in  questo campo all’altezza del confronto con le altri corti del Rinascimento.

Ci si renderà conto che lo sviluppo dell’idea di giardino è strettamente legata alle diverse personalità dei duchi ma anche delle duchesse che come nel caso di Leonora Gonzaga o Lucrezia d’Este, hanno portato in questi luoghi l’esperienza di altre corti.

 Così scriveva il Boccaccio […] se Paradiso si potesse in terra fare, non sapevano conoscere altra forma che quella del giardino.

 

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Articolo pubblicato il 31/05/2018