Scivolata della direzione Generale dell’ASL, nel compilare, in disprezzo palese delle norme definite dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, il bando per la ricerca del primario del carcere Lorusso Cotugno. Nelle definizione dell’ “avviso pubblico per il conferimento di incarico di Direzione della struttura complessa assistenza sanitaria penitenziaria”, scaduto il 20 maggio, non si è tenuto conto dei due aspetti basilari di ogni bando per la ricerca di personale: Il profilo ed i requisiti richiesti

L’eccessiva generalità del profilo, è tale da rendere approssimativa, se non difficile l’individuazione della composizione della commissione giudicante appropriata e l’individuazione delle competenze necessarie per il caniddato, mentre s’indugia nella particolare e dettagliata elencazione dei requisiti richiesti al candidato, con forti demarcazioni territoriali. Per cui un concorso nazionale, si ridurrebbe nei fatti ad una scelta localistica definita nei dettagli, come se “qualcuno” intendesse prevedere che a quel posto andrà solamente un candidato già predefinito.

A denunciare il motivato sospetto è il Presidente del gruppo Movimento nazionale per la sovranità, Gian Luca Vignale.

Il Consigliere si è auto spedito, il 15 maggio ,con posta certificata un’email nel cui testo ha già indicato il nome del probabile vincitore. Documento chiuso in busta ieri, dinanzi ai giornalisti.

Vignale sta inoltre per presentare all’assessore Saitta un’ interrogazione che pone il seguente quesito “Può una selezione pubblica per l’attribuzione di un incarico di Direzione di struttura complessa essere indetta a dispetto di ogni norma”?

Cosa e quando risponderà l’assessore? Magari anni luce dopo la chiusura del concorso? Intanto Vignale conferma che "Se la nomina corrisponderà al nome indicato, farò un esposto all'Anac", per concludere che “.Se il vincitore designato fosse il migliore, non avrebbe bisogno di farsi costruire un bando su misura per lui".