Bruxelles - UE: "Vergognoso schiaffo all'Italia e Milano sul caso EMA"

Le riflessioni dell'Eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio

“La Commissione Europea, che lei rappresenta, si deve vergognare delle risposte che qui ha dato sul caso EMA. La stessa Commissione che si permette indebite ingerenze sulla formazione del nuovo governo in Italia!”

 

Così Mario Borghezio ha esordito nell’aula della Commissione Petizioni commentando l’intervento pronunciato dall’alto funzionario rappresentante della Commissione Europea nell’aula della Commissione Petizioni in risposta alle osservazioni critiche svolte sulla vicenda EMA dal Sindaco di Milano.

 

"Ha riprodotto, nei termini generici e nel contenuto a dir poco inconcludente, quanto solitamente la Commissione risponde alle interrogazioni di noi euroscettici"

 

ha proseguito l'Eurodeputato aggiungendo:

 

"Questa volta, però, di fronte al Parlamento gli europarlamentari italiani hanno posto una questione che sostanzialmente inerisce al rispetto, anzitutto delle sue prerogative, ma anche e soprattutto a quello delle norme attinenti la trasparenza degli atti".

 

Borghezio insiste sostenendo che la procedura seguita per l’assegnazione della sede dell’EMA alla città di Amsterdam,  ben documentato, è un’incredibile susseguirsi di violazioni o, nel migliore dei casi, di inosservanze delle norme europee in tema di trasparenza degli atti, in particolare per gli appalti pubblici:

 

"Basti considerare anche il solo fatto che al Parlamento Europeo siano state fornite informazioni sicuramente incomplete e, per molti versi, addirittura false..."

 

Tutto questo ha motivato la  forte reazione e le parole severe con le quali Borghezio ha affrontato in aula il rappresentante della Commissione:

 

"Gli ho fatto altresì rilevare anche quanto sia stridente il contrasto fra i diktat della Commissione alle forze politiche che in Italia stanno lavorando alla costruzione del nuovo governo, ed il fatto che la stessa Commissione continui a difendere la procedura da essa seguita in palese contrasto con le norme europee”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 20/05/2018