Giordano Bruno... un Pensiero

libere riflessioni sulle parole di un Folle meraviglioso

 

Dimentica tutto quello che ti hanno insegnato i pedanti. Convinciti che niente ti è impossibile. Pensati in grado di comprendere tutto: le Arti, le Scienze, la Natura di ogni Essere vivente. Richiama a te tutte le sensazioni di ciò che esiste: del Fuoco, dell’Acqua… Immagina di essere ovunque, sulla Terra, nel Mare, in Cielo… di non essere ancora nato, poi di trovarti nel grembo materno, quindi di essere adolescente, vecchio, morto… o al di là della Morte.

Giordano Bruno

 

La Visione del Mondo di Giordano Bruno era questa.

Avanti di secoli, rispetto al suo tempo, Giordano intuì l’unità del Cosmo, ci parlò dell’Anima Mundi come di una divina presenza immanente che vivifica ogni cosa, rendendo animate anche le rocce, il mare o le montagne.

La sua religiosità pervadeva la Natura stessa, rendendo unite tutte le forme e tutti gli esseri che hanno o che non hanno forma. Essere all’nterno di un tale Visione significa Indiarsi, ovvero diventare Dio e Manifestazione senza essere distinguibili dai contesti nei quali immaginiamo di vivere. Per Bruno l’Immaginazione era una forza creativa, era l’espressione della nostra divinità di umani che non hanno bisogno di nulla altro che di se stessi.

Noi siamo gli elementi che formano l’Universo, che si dissolvono in una continua mutazione di forme. La materia, come ha dimostrato Einstein, può trasformarsi in Energia, e l’Energia si può condensare in particelle atomiche.

Quello che percepì Bruno fu la visione di un Universo vivo e pulsante, dove sono presenti miliardi di Pianeti con forme viventi in continua mutazione ed evoluzione.


Charles Darwin diede tre secoli dopo le chiavi di lettura dell’Evoluzione biologica, così come Alfred Wegener comprese che i continenti si spostano incessantemente sul mantello terrestre, modificando la forma delle terre emerse.

La folle lucidità di Giordano Bruno si scontrò contro una Chiesa devastata dalle proprie incertezze, così lontana dal vero messaggio di Cristo, da apparire se non proprio atea quantomeno lontanissima da ogni ideale di ricerca del mistico e del Trascendente.

Negare ad un sistema religioso la componente Trascendente significa rendere sterile qualsiasi ricerca che vada nella direzione del divino.

Bruno era pericoloso, aveva dimostrato che l’Uomo non aveva bisogno della religione per poter dialogare con Dio: Egli stesso era una parte della divinità che poteva dialogare con se stessa.

Quella che i poveri di spirito definiscono follia è nella realtà la Vera Luce della piena consapevolezza. Coloro che si prendono gioco delle menti superiori, come quella del Bruno, non fanno che rinnegare la propria appartenenza alla natura divina delle cose e si meritano di essere ciò che pensano di essere.

Bruno ancora oggi ci appare come una Luce fortissima che brilla tra le tenebre di questa epoca volgare e priva di spiritualità, una luce che molti iniziano a scorgere e a comprendere.

I tempi cambiano, gli uomini cambiano, tutto evolve sia biologicamente che spiritualmente. Chi non si accorgerà di quante meravigliose opportunità fioriscono ogni giorno resterà nella dimensione degli Ilici e perderà il treno della Vita.

 

 


 

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Articolo pubblicato il 10/05/2018