Novara e Vercelli celebrano il grande artista del Divisionismo: Angelo Morbelli

Il duro lavoro delle mondine e la vita sociale, in una emozionante mostra

 Le due città Vercelli e Novara si trovano impegnate in un  prezioso progetto d’arte con la mostra: “VITA IN RISAIA. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo Morbelli”, liniziativa celebra il grande artista del Divisionismo Italiano nato nel 1854 a Alessandria, il prossimo anno scoccherà il centenario della scomparsa. La curatela della mostra  è stata affidata ad Aurora Scotti Tosini, uno dei massimi esperti del Divisionismo, già curatrice dell’antologica dedicata all’artista alla GAM di Torino nel 2001.

Accompagna l’esposizione un catalogo (edizioni METS pp. 193 ill. ni colori senza indicazioni di prezzo), con saggi  di Cinzia Lacchia,  dello storico Adolfo Mignemi, Thierry Radelet, l’agronomo Giuseppe Sarasso,  la curatrice Aurora Scotti Tosini e Elisabetta Staudacher.

La prima tappa della mostra è avvenuta a Novara alla Galleria d’Arte Moderna  Paolo e Adele Giannoni, mentre  dal 29 aprile fino  al 1 luglio sarà visitabile  al Museo Borgogna di Vercelli.

Il progetto espositivo è organizzato congiuntamente dall’Associazione METS Percorsi d’arte, dalla Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni e dal Museo Borgogna, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano – Cusio - Ossola e Vercelli, con la Società Storica Novarese, col patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Novara, del Comune di Vercelli, dell’Ente Nazionale Risi, dell’Associazione Irrigazione Est Sesia e dell’Associazione d’irrigazione Ovest Sesia, della Confagricoltura Novara e della Confagricoltura Vercelli, dell’Accademia di Agricoltura di Torino, dell’Associazione Agricole Femminile Donne e Riso, dell’A. S.P. Strada del Riso Vercellesi di Qualità, dell’ATL di Novara, col sostegno di Compagnia San Paolo, Fondazione Cassa Risparmio di Vercelli, Rotary Club di  Novara e Vercelli, Riso Invernizzi e BIG Broker Insurance Group - Ciaccio Arte.

 Dopo oltre cento anni si avrà   l’occasione di ammirare la tela “Risaiuole” una tela non di grandi dimensioni (40x60cm.) presentata al pubblico all’esposizione annuale della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano nel 1899 dove fu  acquistata dal sodalizio che poi  l’assegnò  per estrazione ad uno dei soci, entrando così in una collezione privata.

L’esposizione del dipinto rappresenta un’occasione particolarmente significativa per arricchire la conoscenza dell’artista alessandrino e per approfondire le trasformazioni della tecnica divisionista utilizzata da Morbelli, in parallelo di quello svolto nelle risaie. Morbelli si era sempre  ispirato  a scene reali che si ripetevano ogni anno con la coltivazione del riso.

La tela sarà posta a confronto con il capolavoro di proprietà del Museo Borgogna di Vercelli ”Per ottanta centesimi!” (Foto 1) realizzato nel 1895 ( e acquistato nel 1912 da Francesco Borgogna allora presidente del Museo, diventando un prestigioso incremento della pittura dell’Ottocento) la cui  osservazione e la comparazione consentì di approfondire i cambi di inquadratura e di resa prospettica fra i due dipinti, ma anche di seguire lo sviluppo del divisionismo di Morbelli.  Alla Biennale del 1895 l’opera suscitò l’attenzione di molti artisti, ma ebbe anche incomprensioni e critiche, accuse,  dalla stampa lombarda sia per la tecnica a puntini, sia per il taglio compositivo e per la scelta del pittore di riprendere le figure non da vicino, senza rimarcare la fatica che sarebbe stata evidente in una rappresentazione dei loro volti stanchi e abbattuti.

 Il dipinto “Per ottanta centesimi! ”era stato cominciato nel 1894 durante il periodo estivo, ma l’esecuzione si rilevò più ardua del previsto e  così scriveva Morbelli a Grubiecy: “Sono stato nelle risaie ho già abbozzato quadro con 7 o 8 figure, prevedo però una di quelle fatiche!! Ma nonostante spero riesca”. Il quadro fu rielaborato ancora dopo l’esposizione di Venezia avvenuta nel 1895 e, finalmente , nel febbraio 1896 scriveva Morbelli  all’amico Pelizza da Volpedo :”posso dire di aver finito la risaia”. L’opera era e rimarrà uno dei più significativi esempi di applicazione della tecnica divisionista.

 Questa iniziativa fa emergere il lavoro faticoso che le donne  trascorrevano la giornata nelle risaie ed erano mal rinumerate. Le due opere portano anche degli approfondimenti sulle tecniche di coltivazione del riso tra l’800 e ‘900 nelle  terre del novarese e vercellese.

Il progetto espositivo è una preziosa anticipazione della mostra “Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini” curata da Sergio Rebora e Elisabetta Staudacher, in programma nel prossimo autunno negli spazi espositivi del Castello di Novara.

Pro memoria:

Vita in Risaia. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo Morbelli” (Vercelli Museo Borgogna dal 29 aprile al 1 luglio  2018. Orari: martedì- venerdì 15.00-18.00 sabato 14.00-18.00 domenica 10.00-12.30 e 14.00-18.00. Al mattino  su prenotazione per scuole, gruppi e singoli.

Apertura straordinaria: 2 giugno 15.00-18.00

 Biglietti: intero € 10.00; ridotto € 8.00, gruppi, convenzionati, visitatori Accademia Albertina, visitatori mostra il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari e visitatori Galleria Giannoni.  Gratuito per Abbonati Torino Musei e bambini in età non scolare.

Informazioni: Tel. 0161.252784 – 0161. 252776 

 

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Articolo pubblicato il 08/05/2018