"Perché Milano sta meglio di Torino"

Pubblichiamo un’analisi di Mino Giachino

L’attenzione oggi è rivolta principalmente a Roma, dove al termine di una lunga giornata di consultazioni, il Presidente della Repubblica, in carenza di indicazioni sostenibili, potrà designare un candidato alla formazione di un Governo non espresso dalle elezioni, o rinviare alle Camere il Governo Gentiloni, per dare corso alle scadenze internazionali ed ai problemi urgenti che affannano il Paese e la vita di tutti noi.

E’ ormai acclarata la supponenza e vacuità dei due pizzaioli (Di Maio e Fico) che con veti incrociati e slogan privi di consistenza, hanno fatto perdere due mesi al Paese.

Costoro non sono in grado di sedersi in un consesso politico e gettata la maschera falsamente conciliatoria, continuano a sbraitare veti e frasi fatte delle quali, molto probabilmente ignorano portata e conseguenze.

Non dobbiamo però perdere l’attenzione su altri misfatti che sempre gli amici di Di Maio, esponenti della sconquassata giunta Appendino, stanno ordendo ai nostri danni e contro il futuro di Torino.

In tal senso riceviamo una motivata ed accorata analisi di Mino Giachino, che pubblichiamo.

Mercoledì Si è capito perché Milano sta meglio di Torino...

Caro Direttore,

Gli psicologi dicono che noi misuriamo la nostra altezza quando ci alziamo in piedi e ci confrontiamo con gli altri. 

Mercoledì scorso nel dibattito alla Cavallerizza , tra i Sindaci di Milano Torino e Genova, si è capito perché Milano é avanti a Torino di anni luce.

Milano ha detto chiaramente che la sua scelta é la internazionalizzazione, cioè il mercato globale, e la attrazione degli investimenti esteri che rappresentano uno dei premi dell’essere connessi con il mercato globale. 

Per il Sindaco di Milano cioè le infrastrutture che collegando Milano alla economia mondiale, che é  in continua crescita, sono vitali.

La stessa Genova ha le idee più chiare : sia il Sindaco che il Presidente della Regione che Renzo Piano puntano sul porto, sulla innovazione. Bucci propone a Milano e Torino una alleanza per diventare la più Grande Area Metropolitana d’Europa. 

A fronte di Città che hanno un chiaro ruolo internazionale cosa fa Torino?

Il Vice Sindaco ha detto che il trasporto merci via aerea da Caselle diminuisce ma questo non è un male. Capito?

Milano con la Malpensa da lavorare a più di 2000 persone solo attorno al cargo aereo e disponendo di un aeroporto efficiente attrae aziende estere che vengono a localizzarsi in Lombardia.

Il Vice Sindaco con lo stipendio da Professore universitario pagato dallo Stato e con la indennità da amministratore Comunale discute di Torino senza pensare che le sue idee possano danneggiare la economia torinese.

La Appendino e’ una brava persona ma appare chiaramente frenata dalla sua squadra che privilegia la decrescita “non” felice.

Decrescita perché secondo Banca d’Italia il Piemonte che nel 2004 aveva un PIL procapite che valeva 120 sui 100 della media Europa a 28, nel 2016 e’ scesa a 103.

Quella differenza di 17 punti in meno la pagano i professionisti, i negozi, i lavoratori a tempo determinato etc. mentre Montanari prende sempre lo stesso stipendio dallo Stato.

Mi aspetto che la Sindaca tiri fuori gli attributi sia per le Olimpiadi del 2026 sia con Marchionne che il 1 Giugno illustrerà le sue decisioni sul futuro di FIAT che riguarderà molto Torino anche perché inciderà sull’indotto.

Turismo e cultura sono importanti ma da soli non bastano perché abbiamo visto che le ricadute economiche del Museo Egizio valgono solo 187 milioni di euro su un PIL di Torino e provincia che supera i 65 miliardi.

 Abbiamo bisogno di rilanciare l’aeroporto, accelerare la TAV e puntare sulla Manifattura 4.0 che attraverso i suoi dipendenti alimenta ogni giorno il commercio cittadino.”

Mino GIACHINO

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Articolo pubblicato il 07/05/2018