Bruxelles - I nostri porti penalizzati da UE
Il porto di Genova (E - Gazette)

Indagine della Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea a carico dell’Italia

“Da più parti giungono notizie di un’indagine della Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea a carico dell’Italia riguardo i canoni di concessione delle nostre Autorità Portuali, i quali, essendo esenti da ulteriore imposizione fiscale, costituirebbero un aiuto di Stato".

Questa la tesi, segnalata dal Parlamentare europeo delle Lega Mario Borghezio, che viene giudicata palesemente errata in quanto le Autorità di Sistema Portuale sono un ente di natura pubblica con evidenti funzioni regolatorie di vigilanza e non possono essere assimilabili ad una qualsiasi impresa privata.

"Oltretutto - insiste Borghezio -  i canoni di concessione sono destinati proprio alle necessità del settore portuale, che attualmente è già gravato da imposte per circa 100 milioni l’anno. Seguendo l’interpretazione della D.G. Concorrenza, vi sarebbe la quasi certezza di costringere i porti italiani ad aumentare i canoni, gravando pesantemente sulle imprese e sui lavoratori".

Borghezio è altresì critico nei confronti della "Ue "delle tasse e delle banche" che trascura così il ruolo che i porti ricoprono nella competitività e logistica dei Paesi Membri oltre ad avere un importantissimo indotto produttivo e di servizi.

"Quindi, anziché cavillare sull’ennesima gabella, i signori di Bruxelles dovrebbero coordinare un grande piano europeo di sgravi fiscali che, nel rispetto della concorrenza fra i Paesi Membri, vada ad incentivare il trasporto multimodale"

aggiunge Mario Borghezio che conclude criticando l'operato dei passati governi:

"Appare poi francamente incredibile che, come riportano gli organi di informazione, dopo ben cinque anni di scambi epistolari con la Commissione Europea, i vari Governi Letta-Renzi-Gentiloni non siano riusciti nemmeno a chiarire la situazione!”

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 29/04/2018