Edgardo Sogno. L’attualità del ricordo

Torino rende omaggio allo strenuo difensore della Libertà

Non è un incontro convenzionale, quello che gli appartenenti al “Comitato per la Libertà Edgardo Sogno” ed all’Unione Monarchica Italiana, celebrano anche quest’anno, riuniti in ricordo di Edgardo Sogno, patriota e Monarchico, perché risulterebbe in contrasto con il suo carattere e la sua azione.

Lo testimonia uno dei suo scritti “Guerra senza Bandiere”, nella rinnovata edizione del maggio 1969, che in modo maggiormente limpido ed essenziale, tratteggia la sua personalità.

Così si presenta l’ambasciatore Edgardo Sogno, insignito della medaglia d’oro al Valor Militare: ”Ho partecipato alla Resistenza per motivi di Giustizia, per motivi di libertà e di dignità umana, ma non per vedere realizzate alcune piuttosto che altre forme di organizzazione economica. Sentivo sin d’allora la relatività e l’irrilevanza delle posizioni convenzionali di destra e di sinistra di fronte all’essenzialità della elevazione morale, del rapporto tra morale e politica e per questo avevo coscienza di combattere, resistendo al nazifascismo in un “prepartito” che era il partito di tutti. Il solo partito che avesse una causa per cui, temporalmente si poteva morire e combattere”.

L’idea di costituire la “Franchi” scrive ancora Sogno,” sorse nei giorni che seguirono immediatamente i tragici eventi del marzo 1944 quando la polizia germanica e quella della repubblica di Salò con un’operazione a largo raggio svolta contemporaneamente a Torino, Milano e Genova, riuscirono a catturare il Comitato Militare Piemontese (gran parte dei componenti del quale furono poi giustiziati poco dopo al poligono del Martinetto di Torino)” e l’organizzazione “Otto” (un centro di comunicazioni radio clandestine con gli Alleati organizzato dal professor Ottorino Balduzzi di Genova) unitamente a un certo numero di corrieri e collaboratori”.

Ma in cosa consisteva quest’eroica e non faziosa organizzazione, divenuta poi leggendaria per le numerose e rischiose imprese concluse?

La Franchi, lo precisa ancora Sogno, non fu mai una formazione di partito in senso stretto, anche se l’orientamento politico di Sogno lo portava ad operare nell’ambito del movimento liberale, ma ne fecero parte ufficiali apolitici, azionisti, democristiani, socialisti e comunisti ai quali veniva soltanto richiesta l’incondizionata dedizione alla lotta di liberazione nazionale.

Coloro che non hanno avuto il privilegio di frequentarlo, di rimanere affascinati dalla sua personalità e dalla limpidezza del suo pensiero, sarebbe importante conoscessero chi era esattamente Edgardo Sogno.

Egli fu una figura straordinaria della nostra Storia nazionale. Patriota, diplomatico, liberale e monarchico. Ufficiale di cavalleria e combattente. Prese parte alla Guerra Civile in Spagna, alla Seconda Guerra Mondiale e, soprattutto alla lotta di Liberazione come partigiano a capo dell’Organizzazione Franchi, in diretto contatto con le autorità militari angloamericane.

Sprezzante del pericolo fu protagonista di imprese temerarie, mostrando coraggio e mai mettendo a repentaglio la vita delle popolazioni civili, né esponendole alle rappresaglie naziste.

Decorato di Medaglia d’Oro al Valore Militare, dopo la guerra fu diplomatico ed Ambasciatore, ma, soprattutto, coerentemente al suo amore per la libertà, si oppose al comunismo con la stessa determinazione con cui aveva fronteggiato nazismo e fascismo.

Fu un Atlantista convinto. La sua appassionata lotta ad ogni forma di totalitarismo antidemocratico lo portò anche ad opporsi pericolosamente, in prima persona in varie circostanze fino a subire un ingiusto arresto all’inizio degli anni’70 del secolo scorso, perché ritenuto propugnatore di una svolta alla situazione stagnante del Paese. Assolto da ogni accusa, venne emarginato per azzittire una voce libera e coraggiosa. Soddisfazione postuma. Le idee ed i principi di riforma della Costituzione da lui sostenuti, sono ancor oggi oggetto del dibattito politico.

Il 24 aprile, alle ore 17, in via Donati 29 a Torino, il “Comitato per la Libertà Edgardo Sogno” e “l’Unione Monarchica Italiana”, celebreranno la ricorrenza della Liberazione con la deposizione di una corona d’alloro dinanzi alla lapide commemorativa.

Ricorderà il valoroso Comandante della “Franchi”, Il Presidente del “Comitato per la Libertà Edgardo Sogno, professor Francesco Forte.

Seguirà l’intervento del Generale B. (Aus) Roberto Lopez, Presidente Provinciale U.M.I.

Porgerà il saluto l’Ing. Piero Stroppiana, ultimo reduce della “Franchi”.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/04/2018