Torino, tragedia di piazza San Carlo: arrestati i ragazzi che hanno scatenato il panico, tutti maggiorenni e di origine magrebina.

Il gruppo che mette a segno delle rapine spruzzando dello spray urticante, avrebbe agito anche all'estero in Belgio, Francia, Germania e Olanda.

Operazione della questura e della procura di Torino contro le persone sospettate di avere scatenato il panico in piazza San Carlo il 3 giugno 2017 durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League. Si tratta di dieci persone: sei in carcere, una agli arresti domiciliari e tre con obbligo di firma. Due di loro sono accusate di omicidio preterintenzionale.

Secondo quanto si apprende, è un gruppo che tentò di mettere a segno delle rapine spruzzando dello spray urticante. A coordinare le indagini sono il procuratore Armando Spataro e i pm Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo. Per due dei fermati Sohaib Bouimadaghen, nato a Ciriè nel 1998, cittadino italiano residente a Torino, e Mohammed Machmachidei, l'accusa è omicidio preterintenzionale. Bouimadaghen ha già confessato.

Sohaib Bouimadaghen, in un post su Facebook il giorno dopo la tragedia fa anche pesanti allusioni ai bombardamenti in Medio Oriente "Una ringhiera vi ha messo inginocchio" scrive. E il messaggio prosegue con allusioni geopolitiche sul Medioriente: "Avete calpestato bambini e donne per un petardo, ve ne accorgete solo quando vi tocca la pelle. C'è chi si alza senza la propria famiglia, sotto le macerie di una casa distrutta, senza né acqua né cibo, contro le più grandi forze mondiali".

Sono un gruppo di giovani, tutti maggiorenni e di origine magrebina gli arrestati dalla polizia di Torino, perché ritenuti responsabili di aver creato il panico in piazza San Carlo, il 3 giugno scorso. Un gruppo che avrebbe commesso altre rapine analoghe con lo spray urticante in grandi raduni pubblici.

In particolare potrebbero essere le stesse persone che, il 30 settembre, quindi tre mesi dopo la tragedia, durante il concerto di Elisa, in occasione dell'inaugurazione delle Officine Grandi Riparazioni, sempre a Torino, avrebbero spruzzato spray tra il pubblico. In quell'occasione una signora aveva avvertito un malore ed era stata soccorsa dall'ambulanza. Gli organizzatori avevano deciso di interrompere il concerto. 

Un'altra rapina con questa tecnica sarebbe stata effettuata in una discoteca di Verona. Il gruppo, che avrebbe agito anche all'estero in Belgio, Francia, Germania e Olanda, è stato individuato grazie alle intercettazioni telefoniche nel corso di un'altra indagine: stavano parlando di una collanina, rubata  in piazza, del valore di diverse centinaia di euro.

 

torino.repubblica.it

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Articolo pubblicato il 14/04/2018