Torino. 50 anni di impegno per la libertà (1966 – 2016)

L’eredità della Resistenza di ispirazione cristiana in Piemonte

 

La mostra rievoca i 50 anni di impegno del Centro Studi Giorgio Catti sulla  resistenza in Piemonte attraverso l’opera di vari esponenti del laicato e del clero Torinese per salvaguardare e testimoniare la presenza di molteplici e significative componenti di ispirazione cristiana nella Resistenza e il loro impegno per la rinascita delle istituzioni democratiche e per la elaborazione dei principi costituzionali.

Il Centro Studi Giorgio Catti nasce per volontà di alcuni cattolici, che parteciparono attivamente alla resistenza partigiana in Piemonte.

Tra questi ricordiamo Silvio Geuna, Valdo Fusi, Aldo Pedussia, Gino Baracco, Ennio Pistoi e Monsignor Peradotto.

L’intento iniziale è stata la raccolta di scritti, diari, opuscoli, manifesti, riviste, libri che tendevano a valorizzare e testimoniare la partecipazione dei cattolici nell’esperienza resistenziale. Il Centro negli anni ha realizzato numerose iniziative con convegni, mostre, e importanti pubblicazioni. La sede è tutt’oggi presso dell’Arcivescovado di Torino e da circa un decennio l’archivio non partecipa nel circuito nazionale e locale ed è in fase di riassesto.

In questo periodo sicuramente a causa di ricerche storiche non tracciate, alcuni fondi presenti sono stati smembrati e in altre circostanze i carteggi sono andati smarriti.

Oggi sotto la direzione del Prof. Walter Crivellin l’obiettivo è quello di sostenere il recupero, la sistemazione e la digitalizzazione dell’archivio per la sua pubblicazione e consultazione gratuita attraverso il web.

Questa soluzione tecnologica vuole promuovere la valorizzazione dei propositi dei fondatori alle giovani generazioni.

La mostra é allestita nel Loggiato antistante la Sala Marmi
di Palazzo Civico Piazza Palazzo di Città, 1 – Torino
dal 28 marzo al 10 aprile 2018
ore 9.00 – 18.00 dal lunedì al venerdì
ore 9.00 – 13.00 il sabato

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 02/04/2018