Continua l'impegno contro l'illegalità della nostra affezionata lettrice sanremese che ritorna sui "privilegi amministrativi" che i vari Governi hanno mantenuto per garantire il prosieguo retributivo ai parlamentari o agli organi di governo locali "non previsti dalla legge". 

E lo fa rivolgendosi a Don Ciotti dopo aver scritto al Presidente della Repubblica Mattarella senza, per ora, aver ricevuto risposta. 

Di quest'ultimo scritto, riportiamo uno spaccato:

 "Presidente Mattarella, Lei, non solo è il Presidente della Repubblica, ma anche fratello di Piersanti Mattarella, uomo politico limpido e trasparente che ha combattuto la mafia e ha pagato con la vita come Falcone, Borsellino, il Generale Dalla Chiesa e tantissimi altri italiani che hanno osato contrastare la criminalità organizzata. I vitalizi sono il cancro della politica, ma nessun politico vuole occuparsene".

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Buongiorno Don Ciotti,

mi chiamo Giuliana Tofani, sono una pensionata.  Mi permetto di scrivere a Lei che,  nel lontano 1995,  ha fondato  l'Associazione Libera, contro tutte le mafie. Complimenti per il Suo infaticabile impegno di prevenzione e di assistenza nei confronti delle vittime della mafia e per tutte  le attività da Lei create che danno  lavoro a tanti giovani.

Nel mio piccolo, da anni faccio la guerra ad  una grande ingiustizia: I VITALIZI.  I parlamentari di tutti i partiti, coalizzandosi tra loro, si sono attribuiti privilegi non previsti dalla legge. Oltre ai vitalizi i politici  ricevono,  illegalmente, il TFR e la Sanità privata.

Il 13 febbraio 2018 ho inviato le seguente lettera  al Presidentre della Repubblica.  Non ho ottenuto risposta. 

Mi auguro che Lei, caro Don Ciotti, che combatte la mafia, vorrà spezzare una lancia contro questo vergognoso abuso di poteri dei politici italiani. La Pasqua significa anche rinascita e spero che sia vicino il giorno della rinascita del popolo italiano.

Giuliana Tofani Rossi