Torino. Incendio al MOI. E’ il secondo episodio in pochi mesi

Presa di posizione della Segreteria provinciale del Siap e dei dirigenti di FDI

E’ scattato l’allarme venerdì sera intorno alle 23. Da un alloggio situato nella palazzina arancio del Moi, notoriamente occupata dai clandestini, stavano bruciando alcuni materassi depositati in un alloggio da cui si accede alle cantine del complesso occupato, dove si concentrano le attività commerciali di dubbia liceità. 

Nessuno  è rimasto ferito.
Almeno in quest’occasione, a differenza del precedente incendio dei mesi scorsi non sono state lanciate bombe carta all’indirizzo dei vigili del fuoco, così le fiamme sono state spente evitando ulteriori danni.

Già ad ottobre l’incendio di un materasso aveva distrutto uno degli alloggi al primo piano della stessa palazzina.

Per l’esattezza, in via Giordano Bruno 201 sono arrivate sei squadre dei vigili del fuoco da Torino, Grugliasco e Pinerolo. Gli abusivi che occupavano l’alloggio sono usciti in strada, sotto il controllo di polizia e carabinieri. La palazzina è stata evacuata per circa un'ora.

Sulla natura di quest’ennesimo fattaccio, sono giunte le prime reazioni.

La segreteria provinciale del SIAP, il sindacato delle Forze dell’Ordine, ha diffuso un comunicato che riportiamo in cui denuncia “L’ennesimo grave campanello dall’allarme” ed invita le autorità competenti a “prendere provvedimenti prima della tragedia”.

I dirigenti di FDI, Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, in una nota, tirano in ballo la latitanza della sindaca Appendino.

Chiediamo una verifica immediata e straordinaria della reale condizione di chi e’ stato censito, dichiara Augusta Montaruli- Chi non ha diritto allo status di rifugiato venga rimpatriato. Torino ha già dimostrato di non essere in grado di sostenere tale emergenza”

Aggiunge il dirigente nazionale FDI Maurizio Marrone “non è un caso che le fiamme siano divampate proprio sopra le cantine sgomberate con costi pubblici milionari e subito rioccupate dagli immigrati: il Sindaco Appendino vuole aspettare di avere un’altra strage sulla coscienza prima di intervenire risolutamente?”

A prescindere dalla rispettive posizioni, si evidenzia ancora una volta, la situazione di degrado del MOI che penalizza in modo particolare i residenti della Circoscrizione, ormai da anni in balia di persone a cui di fatto viene assicurata impunità e che rendono difficile con i loro traffici e con il comportamento ostentatamente tenuto, la libertà di movimento degli abitanti di via Giordano Bruno e zone limitrofe.

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 Incendio all’ex MOI ennesimo grave campanello dall’allarme. Prendere provvedimenti prima della tragedia.
 

“L’incendio di ieri sera all’ex MOI, il secondo nell’arco di pochi mesi, è l’ennesimo grave campanello di allarme che non deve essere ignorato” – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “Stupirsi in seguito per una tragedia dalle terribili conseguenze sarebbe ipocrita e ingiustificato”.

“ Da anni, di fronte all’esponenziale aumento degli occupanti e dell’illegalità diffusa all’interno di quelle palazzine denunciamo l’assoluta necessità di ristabilire le condizioni di sicurezza per gli occupanti e per tutto il quartiere procedendo a quello sgombero annunciato ma mai eseguito” – continua DI LORENZO – “ Ricordando come da tempo sia pendente un provvedimento di sgombero da parte della Procura della Repubblica, la colpevole “annuncite” che si trascina di giunta in giunta stride violentemente con la miscela esplosiva del sovrappopolamento, spregio delle norme di sicurezza e detenzione diffusa di bombole di gas”.

“ A noi non interessano le polemiche politiche visto che situazioni disastrose, come questa, affondano le radici negli anni precedenti. Certo non possiamo tacere di fronte al pericolo reale e imminente di tragedie frutto di scelte condizionate da perdurante calcolo politico piuttosto che dall’urgenza di salvaguardare la sicurezza di tutti ”

“ Siamo lieti che anche questa volta sia andata bene ” – conclude DI LORENZO – “ Auspichiamo però che ci si svincoli dal rimpallo politico circa le responsabilità di situazioni che sono al limite, se non ben oltre, della capacità di controllo da parte dello Stato e ci si concentri, per il bene di tutti, su cosa è necessario fare per porre fine ad una situazione illegale e liberare, finalmente, un intero quartiere da questo lungo incubo”.

Ufficio Stampa Siap Torino

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Articolo pubblicato il 25/03/2018