Salve, mi chiamo Paola. Sono una studentessa del primo anno del Liceo “G. B. Bodoni” di Saluzzo, iscritta allo Scientifico sezione Scienze Applicate.

Nella mattinata del 16 marzo, nella palestra del Liceo, ho partecipato, insieme a tutte le classi del biennio, ad un incontro con le Forze dell’Ordine, tenuto dal Capitano Giuseppe Beltempo e dall’atleta e collega Stefania Belmondo, nell’ambito del “Progetto Salute”.

Nella prima parte dell’incontro la campionessa Stefania Belmondo (testimonial di eccellenza per l’inaugurazione del Liceo Sportivo nell’a.s. 2018/2019), raccontandoci la sua carriera sportiva, si è soffermata su alcuni concetti: i sogni nel cassetto, l’impegno, la volontà, le vittorie e le sconfitte, il rispetto nei confronti dell’avversario, la lealtà e il doping.

Durante la seconda parte dell’incontro, è stato il Capitano a prendere la parola: egli ha esposto gli altri argomenti dell'incontro: la responsabilità e la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Beltempo ha parlato del bullismo e di una sua ramificazione (il cyberbullismo), per poi collegarsi ad altre nozioni chiave: l’effetto di alcol e droghe, i rischi e le conseguenze sull'organismo e sull’approccio sociale – parlando, poi, della guida in stato di ebbrezza.

Personalmente, ho trovato questo incontro davvero significativo: ciò che mi colpisce sempre di più riguardo l’argomento bullismo è il fatto che, in un modo o nell’altro, siamo tutti colpevoli.

Tutte le persone che vedono ed ignorano contribuiscono alla diffusione di questo fenomeno (“Il bullismo è un seme […], che cresce nel terreno fertile e si diffonde” spiega il Capitano). Chiudere gli occhi e non intervenire ci porta dalla parte del bullo ed è importante denunciare, come hanno sottolineato le Forze dell’Ordine.

L’attività è considerata, dai miei compagni, un’esperienza interessante e formativa; i commenti hanno toccato tutti i concetti, dal bullismo all’uso delle sostanze stupefacenti: è emerso soprattutto il tema della consapevolezza delle proprie azioni, in quanto, spesso, i ragazzi cadono in molte tentazioni (sebbene possano essere informati, il più delle volte) e non pensano ai pericoli, conseguenza delle loro scelte.

Paola D’Agostino

I^F

Liceo Bodoni – Saluzzo