Conclusa la giornata elettorale.

I primi exit poll.

Oggi 43 milioni d’Italiani sono stati chiamati al voto per il rinnovo del Parlamento Nazionale. Buona l’affluenza ai seggi, nonostante e difficoltà e le lunghe code.

Alle 23, si stima che abbia votato all’incirca il 75% degli elettori. 

I primo exit pool,  altamente approssimativi riportano

Il Centro Destra in testa, tra il 33,5% e il 36,5% ( con oscillazioni tra i voti riportati da Forza Italia e Lega)

Il M5S potrebbe oscillare tra il 29% e il 32%

Il PD tra il 25% e il 28%

Parrebbe che con questo nuovo sistema elettorale, l’assegnazione dei seggi non potrebbe essere direttamente correlata con i dati scrutinati.

Il M5S ha conseguito i favori del Mezzogiorno, con risultati più relativi al Centro Nord.

La tendenza dovrebbe essere confermata, anche con successivi  aggiornamenti.

Per quanto riguarda le Regioni, il Centro Destra appare nettamente in testa in Lombardia, mentre nel Lazio prevarrebbe il Centro Sinistra

Non si è verificato nessun incidente di rilievo, ma tanta disorganizzazione diffusa sul territorio nazionale. Questa competizione ha segnato l’avvio del Rosatellum, con tutte le complicanza che il nuovo sistema ha comportato.

Dapprima si sono verificati errori nella stampa delle schede o, con seggi elettorali sprovvisti di schede, per cui le operazioni di voto, nella provincia di Alessandria, a Roma e in Sicilia, sono state ripetute in più sezioni o vistosamente ritardate.

L’introduzione di un codice alfanumerico  anti frode  sulla scheda, ha contribuito ad allungare le operazioni di voto, con code insostenibili di elettori. Inoltre in più sezioni elettorali gli scrutatori si sono presentati impreparati e scelti evidentemente a casaccio tra coloro che non hanno dimestichezza con attività amministrative.

Un pessimo servizio dello Stato nei confronti dell’elettore e di conseguenza del sereno esercizio di un diritto democratico.

Si preannunciano ulteriori ritardi nelle operazioni di scrutinio. Contiamo di diffondere dati in aggiornamento, con le prime proiezioni inerenti il rinnovo del Senato, fra qualche ora.

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Articolo pubblicato il 04/03/2018