Torino - Roberto Fiore: "Forza Nuova e Fiamma Tricolore per una svolta decisiva"
Attilio Carelli, Roberto Fiore e Cosma Eugenia Petre Battisti

Illustrato il programma congiunto e condiviso

Giovedì 1 marzo Roberto Fiore, Leader di Forza Nuova, ha presenziato al convegno organizzato presso l’Hotel Royal di corso Regina Margherita per il saluto a simpatizzanti e militanti qui convenuti per rinnovare l’intesa consolidata con Fiamma Tricolore a sostegno del progetto politico che recita “Italia agli Italiani” presente alla prossima tornata elettorale del 4 marzo.

Fiore ha tenuto un’assai interessante disquisizione storica sulla posizione dell’Italia all’interno dell’Europa, quella stessa che troppo spesso si dimentica di dare, ma è sempre pronta a ricevere. Una disamina che è confluita nel disegno politico che ha incontrato, nel corso della legittima presentazione, non poche difficoltà come ha voluto sottolineare:

“Una campagna di odio fortissima contro un programma che non vede soltanto il blocco all’immigrazione, bensì l’aiuto alle famiglie per avere più figli e la riconquista della sovranità monetaria”.

Una sorta di trittico dall’effetto immediato per dare forza alla nazione ed al popolo “eliminando l’attuale classe politica che ha rovinato l’Italia”. Roberto Fiore ha altresì insistito sulla necessità immediata di uscire da quella che ha definito schiavitù operata dalle banche:

“La sovranità monetaria è l’unico mezzo che abbiamo per non disattendere le promesse quali l’aiuto alle famiglie giovani, ai pensionati con interventi di sostanza e non soltanto teorici”.

A quest’ultimo proposito, il Leader di Forza Nuova ha voluto ricordare ciò che il Giappone ha realizzato alcuni anni addietro stampando l’equivalente di settecento miliardi di euro:

“Un sostegno irrinunciabile che dovremmo poter realizzare anche in Italia, ma siamo bloccati dalla Banca Centrale Europea che ci impone una moneta usuraia gestita dalla grande finanza”.

Ritornando poi sulle contestazioni messe in atto dai gruppi “extraparlamentari”, Fiore ha affermato come essi siano ispirati da grandi gruppi mediatici e di chi li capeggia. Costoro hanno paura del risveglio dell’Italia:

"A loro piacerebbe che si accettasse il business dell’accoglienza sostenuta da una classe di politicanti che di fatto affrontano i problemi meno importanti. Noi stiamo raccontando le cose come sono e stiamo raccogliendo successo e seguito sul territorio”.

Sul pericolo dell’astensionismo, Roberto Fiore ha detto chiaramente:

“Ci sarà e sarà forte perché il 50% degli Italiani vuole vedere i risultati prima di dare la loro adesione ad un qualsiasi movimento. Noi li stiamo dando da tempo con un’opposizione seria in tutte le piazze e questo ci costa un tributo di sangue e di violenza”.

Quindi un percorso accidentato che Forza Nuova ha deciso, come Fiore ha specificato a seguire, di percorrere fino al verdetto elettorale:

“Secondo me, si presenterà un periodo di instabilità in cui avremo un governo tecnico a guida Gentiloni. Il nostro compito è principalmente il risvegliare gli Italiani”. 

Ripercorrendo le citazioni e le argomentazioni trattate nel corso dell’incontro, lectio magistralis sulla storia d’Italia, abbiamo chiesto a Fiore cosa pensa di una sua presenza oratoria nelle aule universitaria: 

“Non mi faranno entrare mai perché l’attuale cultura dominante deve distruggere quella storica italiana che affonda nei secoli ed ha una forza incomprimibile. Oggi la stanno soffocando e deturpando”.

Roberto Fiore ha ancora insistito sulla origine di questo “dissesto culturale” che deriva

“dai post sessantottini, da coloro che vogliono in effetti disgregare le famiglie. Per cui ci vorrà ancora del tempo. Tuttavia, ritengo che moltissimi Italiani stiano apprezzando sempre di più il nostro operato”.  

Un ruolo di sudditanza, abbiamo detto noi, da cui l’Italia stenta a liberarsi:

”Certo; occorre peraltro dire che gli Italiani, nel passato, si sono spesso ribellati riconquistando un ruolo centrale per salvare l’ Europa, ma non quella di Bruxelles, ma quella cristiana e di civiltà”.

Su quello che possiamo dire un quasi voluto lapsus riferito al vessillo stellato statunitense ed a quello del M5S, Roberto Fiore ha chiuso affermando:

“Il M5SE’ il grande fake degli ultimi dieci anni che purtroppo incanta molti italiani; comunque, Beppe Grillo ha più volte sostenuto che se dovessero sparire andrebbe avanti Forza Nuova. In questo senso è intelligente e sa che questa è la situazione: quasi una presa di coscienza”.

Alla serata erano presenti,  al tavolo dei relatori, Stefano Sajia, Lodovico Ellena, Attilio Carelli (Fiamma Tricolore) e Cosma Eugenia Petre Battisti (Fiamme Nere). Ha condotto la serata Luigi Cortese, Coordinatore regionale Forza Nuova Piemonte e Valle D’Aosta.

 

 

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Articolo pubblicato il 02/03/2018