Situazione altamente preoccupante
Con il caso Embraco di Riva di Chieri diventato oggetto di disputa anche in campagna elettorale, è interessante prender atto che attualmente sono 162 i tavoli di crisi aziendale aperti al ministero dello Sviluppo, che vanno a toccare il posto di lavoro di 180mila persone.
Lo stesso Ministero indica che i dati 2017 sono la rilevazione più alta degli ultimi sei anni, dacché i posti di lavoro a rischio sono aumentati del +37% rispetto al 2012, quando i tavoli aperti erano pari a 11 e i posti di lavoro a rischio 118mila.
Nello specifico la media 2012-2017 è di 146 tavoli aperti per 143mila dipendenti interessati. A livello poi di soluzioni positive a tali tavoli di crisi il tasso medio nei 6 anni è del 58%.
A dispetto di oggi, oggi secondo il Mise, il quadro sarebbe però di "sostanziale stabilità quantitativa”. Spesso poi quando si trova una soluzione non è poi efficace: "Il 50% dei casi trattati si ripropone al tavolo ministeriale dopo aver risolto le cause"
Secondo il ministero pesa "una crisi sistemica" per gli elettrodomestici”; nonché, a partire dal 2016, una "crescita rilevante delle crisi" nella siderurgia; mentre dal 2015 un ingresso nei tavoli di crisi del settore dei call center.
Una crisi, quindi, che a dispetto delle narrazioni o dei freddi indicatori numeri stenda a stemperarsi e continua latente a farsi sentire, qua è là venendo ripresa da casi particolarmente dolorosi dai media.
L.V.C.
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Articolo pubblicato il 28/02/2018