Elezioni politiche per dire qualcosa di diverso.

Dal Partito Comunista a Fratelli d’Italia: la decenza di dire qualcosa fuori dal coro.

Qualche giorno fa, a una Tribuna politica sulla Rai, mi è capitato di ascoltare Marco Rizzo, leader del Partito Comunista, di cui onestamente ignoravo l’esistenza in questa tornata elettorale.

Tra le varie questioni, Rizzo portava all’attenzione due fatti degni di nota e non certo tra i più chiacchierati: le case sfitte e la spesa in armamenti.

Sul primo punto, il leader comunista sottolineava quanto in Italia vi siano moltissimi alloggi sfitti appartenenti a grandi gruppi immobiliari che per certi versi approfittano di questa situazione per regolare a loro piacere i prezzi del mercato immobiliare; su questi immobili sfitti si potrebbe procede con l’espropriazione per darli a chi non ha una casa, così come previsto dagli articoli 42 e 43 della Costituzione, sebbene appaia una soluzione anacronistica ma pur sempre per un problema reale.

Sul fronte della spesa in armamenti, Rizzo faceva notare come l’Italia spenda moltissimo per il settore bellico e per mantenere diversi contingenti in giro per il mondo in vere e proprie operazioni di guerra, contrariamente a quanto previsto dall’articolo 11 della Costituzione, denaro che potrebbe essere utilizzato per scopi sociali.

Su posizioni ideologiche diametralmente opposte, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ci ricorda la necessità di effettuare un cambio di rotta su tre fronti.

Bisognerebbe stipulare un accordo con la Svizzera, come hanno già fatto  Germania, Austria e Regno Unito, per tassare i capitali nascosti dagli evasori italiani nei forzieri delle banche elvetiche.

Sarebbe, poi, auspicabile che si vigilasse sugli euro imprestati alle banche, in modo che vengano erogati a imprese e famiglie senza fermarsi negli istituti di credito con altri obiettivi.

Infine, sarebbe opportuno favorire la natalità, ai minimi storici, abbassando ad esempio al 4% l’iva sui prodotti per infanzia.

Abituati, ormai, alla tiritera della flat tax, della caccia agli immigrati e dei redditi di cittadinanza, Rizzo e Meloni hanno il pregio di portare in piazza anche problemi diversi, questioni spesso meno conosciute ma altrettanto importanti, in questa campagna elettorale fatta dei soliti slogan che ci propinano Berlusconi, Salvini, Di Maio e Renzi.

Non ha importanza trovarsi d’accordo con i Comunisti o con i Fratelli d’Italia, ma possiamo avere almeno il piacere di sapere che vi sono anche altri problemi da affrontare e dialogare su come risolverli?



 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 27/02/2018