Torino. ZTL. Il NO dei commercianti all'orario prolungato e all'accesso a pagamento

Raccolta firme contro lo scellerato progetto di Chiara Appendino

La Sindaca, e la giunta, nell’intento duplice di “educare” (a cosa poi?) e penalizzare ulteriormente il cittadino, annunciano l’entrata in vigore entro fine anno di un fantomatico piano volto a prolungare ed estendere sul territorio comunale la fascia d'orario della ZTL fino alle ore 19:00, all’incirca per 6 o 7 giorni alla settimana.

In questi anni contrassegnati anche dalla persistente crisi del commercio, con le vetrine chiuse e la fuga di attività imprenditoriali, commerciali e artigianali, i residenti e proprietari d'immobili in centro chiedono al contrario di ridurre le penalizzazioni d’accesso, per facilitare commercio e turismo in città.

Tra le motivazioni prive di fondamento, la giunta drammatizza l’inquinamento, come l’isola del malessere fosse limitata al centro e la causa scatenante derivasse dall’emissione dei gas di scarico.

Le conseguenze del progetto della giunta, già sin d’ora documentate e, a quanto si dice, rese note alla fantomatica assessora La Pietra, si basano sull’inadeguatezza cronica dei mezzi di trasporto per accedere al centro, per non parlare delle difficolta che incontrerebbe la popolazione anziana nel recarsi negli studi professionali e attività di vario genere ubicate nella zona dell’attuale ZTL di cui si prevede appunto l’ampliamento.

Oltre a danneggiare in modo irreparabile il comparto commerciale e produttivo, risulterebbero inutili i parcheggi all’interno del centro città costruiti negli anni scorsi, oltre a quelli privati affittati ad ore o a mese ad uso di operatori commerciali e lavoratori dipendenti.

Si determinerebbe un tracollo economico, con l’ulteriore penalizzazione del valore degli immobili e l’incremento vertiginoso di locali sfitti, perché per non soccombere, coloro che, a differenza dei sostenitori del salario di garanzia, lavorano per vivere, sarebbero costretti a trasferire altrove la propria attività.

Forse il tutto è orchestrato per favorire l’avviamento assicurato dei 14 centri commerciali beneficiati dalle licenze concesse, a piene mani dalla giunta Appendino.

Il cittadino già schiacciato dalle scelte inique e impopolari di quest’indegna amministrazione che ha già previsto l’aumento delle tariffe del Trasporto pubblico, sarà invogliato a rivolgersi per gli acquisti presso i centri commerciali ove non vi sono limiti d’orario ed il parcheggio dell’auto è gratuito.

Sono sorti comitati apartitici di commercianti ed operatori economici in rappresentanza delle tradizionali vie commerciali, da via Po a Via Garibaldi e via Cernaia, che comprendono anche le vie limitrofe ed altri ne stanno sorgendo.

I cittadini sensibilizzati anche da notizie stampa hanno già sottoscritto le petizioni che ad oggi ammontano ad oltre 1200 firme.

Ieri nonostante il maltempo, in molte vetrine del centro città ed anche al di fuori, compare la locandina che pubblichiamo. Negli stessi esercizi commerciali potrà rivolgersi il cittadino per aderire alla raccolta firme.

La planimetria di Torino consentirebbe l’adozione dei provvedimenti già resi operativi in molte città europee. Micro isole pedonali con parcheggi di prossimità accoglienti, sopraelevate e sottopassi per non far interferire i livelli di traffico con le zone pedonali.

Ma è più facile per i nostri immeritati amministratori scegliere la soluzione più penalizzante per coloro che lavorano.

L’altro particolare ugualmente deleterio, stando ai si dice, prevede che i residenti non potrebbero possedere auto al di sotto della classificazione Euro4. Ciò è un chiaro emblema dell’indole anarcoide ed affaristica dell’amministrazione che penalizza i cittadini e favorisce sfacciatamente “qualcun altro”.

L’altra assurdità riguarderebbe la possibilità d’accesso alla draconiana ZTL con il pagamento di un pedaggio giornaliero od annuale. Per cui non si riesce capire come si intenda armonizzare la tutela dell’ambiente con la monetizzazione del presunto inquinamento.

Sono cose d’Appendino, ed è tutto detto.

Intanto, con oggi, nonostante il maltempo, tornano in vigore le “Domeniche per la sostenibilità”, un’occasione per promuovere la cittadinanza attiva e far crescere la coscienza ambientale”, almeno si dice.

Il Centro storico di Torino (entro i confini della Ztl centrale) sarà chiuso al traffico veicolare per” diventare uno spazio aperto e vivibile, occasione per riflettere sul rapporto tra salute delle persone e salute dell’ambiente, e come questo rapporto sia indivisibile”.

Una propaganda stucchevole che oramai non incanta più nessuno.

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Articolo pubblicato il 25/02/2018