La montagna "grande frontiera" per un nuovo sviluppo

Una tendenza che dovrebbe essere compresa e sostenuta

Periodicamente, nelle varie aree dell'arco alpino in particolare, si affaccia nel dibattito il tema della montagna come ambito ideale (ma non adeguatamente considerato) per una stagione di nuovo protagonismo imprenditoriale.

Le "terre alte" come un'opportunità e non un problema, di cui combattere creativamente (creando impresa) lo spopolamento. Un servizio al bene complessivo del "Sistema Paese", che non può limitarsi alla metropolizzazione.

Fenomeni come quello dei "ritornanti", dei "new farmers" o dei "new highlander" sembrano indicare la montagna come nuova frontiera per una crescita sostenibile.

La montagna, lontano dai riflettori di media mai troppo capaci di guardare altrove al già noto, si sta muovendo: è ormai un vivace laboratorio, che punta sulla collaborazione più che sulla competizione, individuando la costituzione di reti come la vera risorsa strategica per vincere le difficoltà, ambientali e non solo.

La montagna deve, per questo, incontrare l'attenzione della politica e delle associazioni di categoria. Questa è, davvero, "nuova frontiera".

Marco Margrita

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Articolo pubblicato il 21/02/2018