Vittima del libero scambio UE
Gli ultimi dati sul valore delle nostre esportazioni alimentari confermano l’ottima crescita del 2017.
Turravia la cifra record che colpisce e allarma é quella recentemente dichiarata da Coldiretti in riferimento ai prodotti ‘tarocchi’ e contraffatti che ha raggiunto i 60 miliardi! Una cifra enorme che comprende soprattutto formaggi, olio, conserve e salumi presentati con nomi di fantasia che richiamano in maniera ingannevole gli originali italiani.
Nonostante i risultati molto parziali ottenuti negli ultimi anni, la situazione sta decisamente volgendo al brutto a causa degli accordi di libero scambio fortementi voluti dalla UE, in primis il CETA (già in vigore in via provvisoria) che, a fronte di sole 29 Dop/Igp oggi ammesse in Canada, ha di fatto legittimato le centinaia di imitazioni prodotte in quel paese e diffuse in tutto il Nord-America, dove la domanda è alta:
"A questo - afferma Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord - potrebbero aggiungersi a breve il trattato con il Giappone e quello con i paesi sudamericani del Mercosur, da sempre in testa nella classifica delle imitazioni dei cibi di casa nostra".
Borghezio insiste poi sulle scelte autolesioniste dei governi a guida PD che l'Italia deve scontare e le continue giravolte, fra decreti presentati in Europa e poi ritirati, da quella che egli stesso definisce "brillante coppia Calenda/Martina..."
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Articolo pubblicato il 21/02/2018