L’evoluzione tecnologica al passo dell’Uomo

Il ‘braccialetto di Amazon’ è la punta dell’iceberg

“Non è la tecnologia che dobbiamo ostacolare, ma è il suo uso a dovere essere controllato per garantire la dignità e i diritti delle persone” è il commento di Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, in merito al braccialetto elettronico di Amazon.

La notizia del brevetto ha scatenato numerose polemiche, accentuate dalla campagna elettorale e da un’immagine di Amazon su cui pesano ancora gli strascichi del recente sciopero di dicembre.

L’azienda di Jeff Bezos più di tutti va assumendo i contorni del colosso del Web per eccellenza, l’esempio del ‘mostro’, nato dalla Rete, cresciuto nel virtuale e in procinto di ‘addentare’ anche la realtà. Sotto traccia nelle coscienze politiche c’è l’idea che ‘imbrigliare’ Amazon significhi imbrigliare i giganti dell’economia virtuale.

Ma al di là del dibattito economico-politico, resta all’orizzonte la questione del rapporto con la tecnologia così come l’ha descritta Furlan.

È utopistico immaginare di frenare lo sviluppo tecnologico, ma dovrebbe essere opportuno accompagnarne l’evoluzione al passo dell’Uomo. Si pensi al tema della robotizzazione e degli scenari ‘apocalittici’ descritti dai suoi detrattori; presagi foschi e magari esagerati, ma su cui la politica dovrebbe attivamente riflettere, almeno per dissipare quei nuvoloni neri da milioni e milioni di disoccupati su scala globale.

L.V.C.

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Articolo pubblicato il 07/02/2018