Torino - BATZELLA (MLI): “Al San Giovanni Bosco tanti slogan, pochi servizi e molta confusione”

Si percepiscono gli effetti deleteri dello smembramento dell’Oftalmico

Abbiamo dato nei giorni scorsi la notizia che la nuova struttura complessa di Oculistica del San Giovanni Bosco di Torino, estesa su un’area di 443 metri quadri, appositamente dedicata e completamente ristrutturata, sarebbe entrata in attività da lunedì 5 febbraio.

L’annuncio è trionfalistico e rassicurante. I lavori di adeguamento normativo hanno permesso il recupero di un reparto del presidio ospedaliero, con il rifacimento completo degli impianti idraulici, elettrici e gas medicali, compresa la climatizzazione, nonché la ridistribuzione funzionale degli spazi, integrata da finiture delle superfici, con particolare attenzione all’accoglienza.

L’attività oculistica, nelle intenzioni della direzione sanitaria comprende ambulatori specialistici anche di secondo livello dedicati ai glaucomi, alle uveiti e all’oculoplastica. Dovrebbe anche iniziare un’attività operatoria dedicata alla chirurgia palpebrale.

Per gli interventi più complessi, è in dotazione e attività un nuovo sistema di visualizzazione 3D, l’apparecchiatura, disponibile in Europa dal 2016, è presente solo in tre centri in Italia.

Il progetto della rete oculistica della Città di Torino, più volte rivisto e rattoppato, prevede l’attuazione di una rete che concentri gli interventi a maggiore complessità sui due poli ospedalieri maggiori della città (Città della Salute e San Giovanni Bosco) e distribuisca gli interventi minori e le attività ambulatoriali sugli altri presidi cittadini, oltre agli stessi ospedali maggiori anche Oftalmico, Maria Vittoria, Mauriziano e Poliambulatori pubblici e privati accreditati.

“L’attivazione dell’attività oculistica presso l’Ospedale San Giovanni Bosco permette di offrire un servizio di qualità anche a quei reparti in cui le malattie oculari sono strettamente correlate alle tipologie di patologie trattate (es. reumatologia, malattie rare, etc..)” - afferma il Direttore Generale, dott. Valerio Fabio Alberti”.

La realtà, almeno dalla prime osservazioni, pare sia un tantino differente.

“ Innanzitutto ci precisa la consigliera regionale Stefania Batzella, del MLI, la struttura non è in condizione di lavorare a pieno regime, perché non sono attivi tutti gli ambulatori previsti. Soltanto due sono entrati in funzione: uno per il trattamento delle uveiti, attivo due volte alla settimana; e uno per il glaucoma, una volta alla settimana.

Inoltre nelle sale operatorie non c’è ancora il microscopio chirurgico 3D ad alta tecnologia, che garantisce elevati livelli di sicurezza e precisione. Non è infatti disponibile al San Giovanni Bosco ma si trova all’Ospedale Oftalmico, dove viene utilizzato a pieno regime”.

“Il paziente rimpiangerà, come da previsione, la precedente struttura storica dell’Oftalmico, poiché, prosegue Batzella, per quanto riguarda la chirurgia palpebrale, gli interventi saranno limitati a poche unità perché il San Giovanni Bosco ha in dotazione pochi set chirurgici e non c’è la possibilità di attivare un rapido ciclo di sterilizzazione dei ferri chirurgici in quanto vi è una sola sala di sterilizzazione a disposizione di tutto l’ospedale”

Quali sono le differenza da via Juvara?

” In via Juvara, puntualizza Batzella, nel blocco operatorio è presente un servizio di sterilizzazione dedicato che consente di sterilizzare nell’immediato.

Tante parole sono state fatte, ad oggi, conclude la consigliera, sul trasferimento dei servizi dell’Oftalmico.

Tanti slogan propagandistici hanno dipinto l’operazione come migliorativa del servizio.

Oggi incominciamo a vedere i risultati di quello che a tutti gli effetti è lo smembramento del nosocomio che per molti anni ha rappresentato un’ eccellenza di fama internazionale.

Uno smembramento che porta con sé grande confusione e disagi, non solo ai cittadini che si rivolgono ai servizi ma anche ai medici e a tutto il personale sanitario”.

Civico20 continuerà a monitorare l’avviamento dell’attività dei due lombi dello spezzatino dell’Oftalmico, il San Giovanni Bosco e la Città della Salute.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 07/02/2018