Nel bestiale caravanserraglio circense di quest’onnivora carnevalesca quaresima elettorale, gli orwelliani fattori animalisti sbraiteranno o si sbizzarriranno infestanti, scodinzolando confusi, infelici e sconsolati, colla speranza di sgattaiolare fuori dallo Stivalone del Belpaesello? Quel che vorremmo tutti.

Iniziando dal cominciamento (direbbe Hegel), s’esordisce, terra-terra, col comparto suino, che ha tenuto banco la scorsa settimana: per merito d’una indelicata espressione satirica di Gene Gnocchi (“peste lo colga!”) sulla ribattezzata maialina casamonicale Petax del Dux sua lux, beccata dalla cinguettante sorellastra Grande Melona a grufolare pacificamente fra i megaton di monnezza romanesca (creata personalmente dalla poco raggiante Raggi), troviamo che in calendario è comparsa – oplà! – santasubito Claretta Goretta, eroina martire del fasciame e compianta madonnina lauretana, probabilmente elevata nell’empireo in associazione all’alleata ferrea dell’asse germanico, la beata Eva di Adolfo, assunta all’inferneden, nella rosetta misticheggiante, insieme alla pia Frau Magda Goebbels che, nel bunker “sordo e grigio” di Berlino, sotto assedio dei bivaccanti manipoli di cosacchi sovietici, spez/zò nella boccuccia dei sei figlioli dormienti le pa/stic/che di cianuro, per menarli dolcemente nel sonno-eterno, “dov’è silenzio e tenebre”, onde evitar loro di destarsi in un finimondo desolato, senza il divino Führer (heil!, qui scatta l’alienata manina tesa dell'indimenticabile dottor Stranamore). Sciocchezzuole da rammemorare giornalmente. Incancellabili.

(Tra parentesi: il New York Times ha svelato che nel 2013-2014 negli USA e ad Aquisgrana l’organismo di ricerca EUGT, posseduto dalle tedesche BMW, Daimler e dalla Volkswagen, azienda automobilistica nata nel 1937 per volere del soprammenzionato Hitler, guarda caso, avrebbe testato su primati – un semiesercito di dozzine di simpatiche scimmiette e, oibò, alcuni umani, magari in doccia – l’innocua tossicità dei gas-di-scarico – mica il zyklon-b! – dei fumosi motori diesel; adesso, invece, il gigante amazonico del commercio-irretito, guidato dallo strariccone sfondato Jeff “Frickettone”(*) Bezos, probabilmente ispirandosi all’abolizione degli inutili diritti dei microsalariati pauperisti, sancita dal Jobs Act, sperimenta l’installazione di braccialetti elettronici sui pieveloci elfi-magazzinieri, per controll…, pardòn, aiutarli nel lavoro. Arbeit macht frei!)

Accusato in passato di contegno un tantino porcellino, appunto, pure il pregiudicato immaginifico ex Cavaliere Raddoppiato, raddoppiato cavaliere forzitalico calviniano, con la testona sempre plasticamente splendidamente lucidissima, conosce ottimamente i suoi ringalluzziti pollastri da urna (in ogni significato, civile o funerario, del termine) e picciotti acchiappaconsensi, ossia eminentemente gli arzilli vecchietti irriducibili, irrefrenabili, mai domi, talvolta già rinchiusi in ospizio, però in grado di tracciare la fatidica ics sulla scheda, ovvero delegare inconsapevolmente all’uopo badanti e tutori: a costoro Lui promette, oltre alle usuali dentiere gratis e pingui pensioncine, all’abbattimento di qualunque tassazione (salvo il conseguente aumento vertiginoso dei ticket in-sanitari) e all’impunità presente, futura, retrospettiva e postuma, per l’elusione, l’evasione e la frode fiscale (reato per cui egli stesso fu iniquamente condannato), garantisce la detrazione per le scatolette di cibo per cani e mici… Basta che lo vuotiate… ehm… votiate, il berlu, naturalmente! O, meglio, la brancaleonina armata che lo considera proprio invitto comandante o imperatore.

Superimpegno anche per gli entomologi. In climaterio di dispar-condicio tivù, l’artisticamente iperstipendiato Vespone, salameleccante, ha invitato a difendersi pubblicamente un candidato ad esemplare della succitata specie artiodattila (per capirci, supposto congiunto di Peppa Pig), un buon consigliere statale con uno sfegatato attaccamento alle minigonnelle, galante vizietto che gli è costato l’espulsione dal farisaico Ente Immorale in cui sedeva. Nel frattempo, essendo i nazionalrenzisti piuttosto appannati e affannati, quasi esclusivamente preoccupati di stilare le liste, per poi occupare poltrone che forse la maggioranza del popolino-bovino negherà di concedere, han dovuto alzare creste e antenne i vari avariati eurocrati Moscovici & Co., che, unendosi ai cori caltagirovaghi, debenedettini e scalfaristi (in sciccosa lotta-continua reciproca), nonché dell’intero establishment sinistro ambidestro, si sono esibiti in intrusive punzecchiature contro i salvini e grillini sparlanti – “pericolosi e incompetenti a governare!” –, col risultato di sparar giusto colpi-a-salve, se non spot a-favore dei bersagli cui miravano.

Paura pura.

Enrico S. Laterza

(*) Il misantropo magnate del carbone, mecenate e collezionista Henry Clay Frick nel ’900 fu dichiarato “the most hated man”, cioè “il più odiato”, d’America.

P.S.) In ultimo, un goccio di struggente romanticiume musicale: cliccando qui, s’ascolti l’emozionante melodia della Crisis di Ennio Morricone (dalla Leggenda del pianista sull’Oceano di Giuseppe Tornatore, 1998, con protagonista Tim Roth, nella foto in calce al titolo dell’articolo). Giocato sulla dissonanza ritmata di una nota (fa/fa-diesis minore), il brano si sente semplice, increspato, toccante. Ondivago.

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