Torino GTT: Un dramma senza fine

Sindaca e Giunta incompetenti ed irresponsabili

La situazione fallimentare della GTT ha tenuto banco per mesi. La sindaca, rischiando il dissesto dell’azienda, il licenziamento dei dipendenti ed il blocco della circolazione dei mezzi pubblici, non si è mai decisa a fruire degli apporti finanziari proposti dal Governo e dalla Regione Piemonte, seguendo specifiche norme di legge.

Nei giorni scorsi , Chiara Appendino ha finalmente firmato l’accordo con la Regione Piemonte con l’impegno a varare il tanto atteso piano industriale.

In Consiglio Comunale le opposizioni hanno presentato un’interpellanza per conoscere l’indirizzo seguito dall’azienda e discuterne.

Lunedì scorso, il consiglio comunale ha scritto una pagina inedita nella storia della nostra Torino.

I dati e gli impegni finanziari presentati formalmente sono ballerini e discordanti. Non si riesce a comprendere l’entità del debito ed i mezzi e le misure per fronteggiarlo.

C’è una sola conclusione da trarre. Siamo in balia d’irresponsabili che arroccati sulla loro incompetenza, giocano sul destino della città e, in questo caso, dei dipendenti dell’azienda e dei cittadini.

L’hanno rimarcato il capogruppo di Forza Italia Osvaldo Napoli, un amministratore di lungo corso che non ha osato immaginare cosa gli sarebbe accaduto, nel suo ruolo di sindaco se avesse mai presentato un documento ufficiale con elementi discordanti, anche se di poche migliaia di euro, mentre nel nostro caso, si mettono in fila milioni come fossero sassolini.

Così pure il capogruppo PD Stefano Lo Russo ha formulato puntuali quesiti, caduti nel vuoti. I grilini, sostenitori della decrescita felice, fanno spallucce e non sono neppure in grado di focalizzare la drammaticità della situazione.

Intanto la sindaca Appendino si presenta al dibattito ormai in conclusione , giocherella con il telefonino e segue annoiata la tragedia da lei stessa provocata.

Pubblichiamo nella sua drammaticità, le considerazione ed i quesiti sviluppati dal capogruppo della Lista Civica, Alberto Morano.

Dalla lettura del Piano Industriale, dalla lettera di impegno della Regione e dalle lettere di buone intenzioni del Comune si possono trarre alcune risposte interessanti.

Innanzi tutto GTT e FCT dovranno fare fronte nel periodo 2016-2018 a circa 119 milioni di euro di perdite: 13,3 per il 2016; 28,7 per il 2017; 16,3 per il 2018. A detto importo andranno poi sommate la perdita straordinaria per la transazione sui crediti con l’Agenzia per la Mobilità Piemontese (circa 59 milioni di euro) e la somma di 4,9 milioni di euro per la transazione sui crediti per interessi con il Comune. Resta aperto il nodo dei crediti verso il Comune per il servizio metropolitana ante 2012 (23.994.000 oltre ad ulteriori 8.246.000 di crediti vari). In considerazione:

a) della richiesta della Regione di una transazione globale;

b) del fatto che detti debiti non sono della contabilità del Comune, GTT dovrà radiare detti crediti portando la perdita complessiva oltre i 150 milioni di euro.

Il Piano Industriale sembra redatto sulla base dei dati contabili al 31/12/2016 (fermo restando che al momento della redazione del Piano mancava il Bilancio 2016 approvato e certificato), con alcuni aggiustamenti al 31/12/2017, soprattutto per quanto riguarda i crediti verso l’Agenzia Mobilità Piemontese e i crediti/debiti verso il Comune.

Occorre inoltre sottolineare che né Peat Marwick né Deloitte hanno dato corso alla procedura di circolazione dei crediti per cui non vi è una verifica indipendente sull’importo delle situazioni creditorie e debitorie di GTT al 31/12/2016.

Non sono invece chiari, ma importanti in quanto impatterebbero sul fabbisogno finanziario, i dati relativi a:

  1. Infra.To: quanto è il debito al 31/12/2017; sono stati pagati i 3,6 milioni di euro indicati nel Piano?

  2. Canova: quanto è il debito al 31/12/2017: 11 milioni di euro come indicato a pagina 17 del Piano o 2,4 milioni come indicato a pagina 44 del Piano?

  3. debiti verso fornitori scaduti da oltre 90 giorni in essere al 31/12/2017: quanti sono? 58,2 milioni di euro come indicato a pagina 5 del Piano o 39 milioni di euro come indicato a pagina 44 del Piano?

  4. debiti finanziari a medio termine in essere al 31/12/2017: quanti sono? 63,5 milioni di euro (di cui 41,9 milioni coperti dal Comune) come indicato a pagina 16 del Piano o 66,7 milioni di euro, come indicato a pagina 39 del Piano?

 

Per quanto riguarda il fabbisogno finanziario a prescindere dal fatto che nel Piano si parla a volte di 191, a volte di 192, a volte di 193,7 (il tutto prima degli interventi di mitigazione).

Occorre però analizzare le posizioni di Infra.To, Canova, Fornitori e debiti finanziari a medio termine, ciò perché l’impatto complessivo sul fabbisogno finanziario potrebbe ammontare a 39,6 milioni di euro che si aggiungerebbe ai 193,7 indicati nel Piano.

Per quanto riguarda l’aumento di capitale di 25 milioni di euro di GTT posto a carico del Comune nel Piano (si veda pagina 54), il Piano prevede che l’importo possa essere ridotto in due sole ipotesi:

a) maggior contributo della Regione rispetto ad euro 25 milioni relativamente ai crediti verso l’Agenzia

b) pagamento da parte del Comune di una parte del debito per compensazioni metro ante 2012.

Entrambe le ipotesi sono escluse da Regione e Comune, per cui è lecito chiedersi come il Comune si farà carico dell’aumento di capitale. In merito occorre inoltre sottolineare che a fine 2012 venne firmata una transazione fra il Comune di Torino, GTT e la Regione Piemonte per le partite Metro fino al 2012, per cui non si comprende da dove tragga origine questo credito vantato da GTT nei confronti del Comune di Torino.

Rapporti credito/debito Comune.

Gtt (pagina 56 del Piano) propone di rimborsare al Comune 86,4 milioni per canoni parcheggi sino al 31/12/2017 e 5,7 milioni a FCT per dividendi a partire dal 2022. Inoltre il canone parcheggi 2018 verrà pagato quanto ad euro 10 milioni nel 2021 e quanto ad euro 7,4 milioni a partire dal 2022.

La domanda che sorge spontanea è: quanto precede è stato autorizzato dal Consiglio Comunale; è coerente con il Bilancio di Previsione pluriennale?

Per quanto riguarda invece i crediti non contestati di GTT verso il Comune pari ad euro 37.318.000; euro 24 milioni verranno pagati in dieci rate annuali, per i residui 13 milioni di euro nulla si dice nel Piano.

In conclusione il Comune non ha fornito risposte chiare alle domande formulate in sede dell’Interpellanza Generale e restano tutt’ora aperti tre importanti profili:

a) qual è la vera entità del fabbisogno del Piano?

b) con quali risorse il Comune farà fronte all’aumento di capitale di 25 milioni di euro?

c) come può GTT prevedere nel Piano il differimento del pagamento del debito verso il Comune di 86.400.000 euro per canoni parcheggi senza il consenso scritto dal Comune e qual è l’impatto di questo differimento sui conti del Comune?

Alberto Morano

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Articolo pubblicato il 31/01/2018