Torino. Incapaci e bugiarde. Cos’altro debbono ancor dimostrare le dame di Chiara?

Le periferie si accorgono della presa in giro da parte di un’amministrazione indegna. Le mozioni di Petrarulo alla sesta Circoscrizione

Che Chiara Appendino e le sue comari siano incapaci di agire correttamente nei confronti delle tante necessità di Torino e le uniche misure che sono in grado di partorire penalizzino i cittadini, senza vantaggi per la città, è cosa ormai notissima.

In questi giorni un ulteriore disappunto emerge proprio dalle bistrattate zone periferiche invase dalla malavita, impestate dalla mefitica invadenza dei rom, dalla delinquenza di ogni provenienza e dal conseguente degrado, senza che madamin Appendino si sogni d’intervenire.

AncoraE’ scoppiata l’ultima sconcezza, proprio a danno della periferia Nord della città . Si è scoperto che la lunare assessora Lapietra, dopo che i partiti di opposizione si erano peritati con il governo, per fare ottenere al Comune, forzando i termini di legge, il contributo per gli studi della seconda linea della Metropolitana, ha dormito parecchio e presentato l’istanza con un mese di ritardo per la consegna lavori, con l’assenza totale di inizio procedura per l’istruttoria e per la validazione del progetto .La protesta raggiunge il Consiglio comunale.

«La Legge di Bilancio stanzia risorse importanti per la Città e per le infrastrutture sulla mobilità. Ormai è chiaro: Appendino e Lapietra vogliono perdere i finanziamenti e poter accontentare la frangia più estrema del Movimento che intende boicottare tutte le grandi opere sul nostro territorio. Il M5S dimostra ancora una volta di essere il Partito del non fare e del no alle opere infrastrutturali», sostiene il PD Lubatti.

Con un accesso agli atti invece emerge che l’autorizzazione alla Systra, l’azienda francese vincitrice della gara, non è partita il 20 dicembre come era stato detto dall’amministrazione grillina, ma il 22 gennaio.

E’ innegabile il danno per le circoscrizioni Nord che, con la Metro sperano di ridurre almeno uno dei disagi che incontrano ogni giorno migliaia di cittadini residenti, aggravato ancor più da quando gli arroganti grillini governano la città.

E’ stravolto Raffaele Petrarulo, capogruppo di Direzione Italia alla sesta circoscrizione. Sta attendendo invano un conforto con l’amministrazione sulla sicurezza, senza contare le molte e puntali istanze contro il degrado ed i disservizi, rimaste inevase.

Nel giorni scorsi è stato costretto a presentare una mozione addirittura per la posa ottimale dei bidoni Amiat per la raccolti rifiuti in Piazza Bottesini, 20, per tutelare gli abitanti dei quartieri da probabili incidenti stradali.

Infatti il posizionamento dei bodoni, tra l’incuranza di Amiat, circoscrizione sesta e Comune, è fonte dei pericolo per la mancanza di visibilità nell’attraversamento della strada.

Petrarulo chiede pertanto uno spostamento degli stessi di almeno 20 metri.

Ma è sconcertante che per un problema così ovvio, ma risolvibile all’istante, il capogruppo di una formazione politica debba perdere così tanto tempo.

L’incapacità e l’inettitudine degli amministratori, si riscontra quando anche situazioni forse minori, prive di esborsi monetari e d’infinite consultazioni, possano essere risolti nell’immediato.

Con l’Appendino siamo veramente caduti in basso.

Come reagirà Petrarulo ed i consiglieri di circoscrizione che ancor conservano un briciolo di dignità, di fronte all’ulteriore muro di gomma?

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Articolo pubblicato il 28/01/2018