Sanremo (IM) - Lettera agli italiani che non vanno più a votare

Giuliana Tofani Rossi ritorna sulla "piaga" dei vitalizi

I vitalizi, o come sono stati rinominati per mascherarne l'irritrante presenza, continuano a tener banco. La nostra affezionata lettrice da tempo lotta per l'abolizione di un privilegio riservato a coloro che non ne hanno diritto in quanto non facenti più parte attiva del Parlamento. La provocazione conclusiva ricorda, fra le righe, come il voto, comunque venga espresso, sia un dovere oltre che un diritto.

 

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L’articolo 69 recita:”I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge”. Sappiamo tutti che, invece, i parlamentari non più in attività percepiscono la pensione a vita, o vitalizio. La legge Richetti, sbandierata come quella che avrebbe tagliato i vitalizi, in realtà, se fosse stata approvata, li avrebbe legalizzati in quanto modificava  l’art. 69 della Costituzione.

Alcuni dipendenti del Comune di Sanremo sono stati arrestati e poi licenziati per aver usato in maniera irregolare il cartellino delle presenze. Matteo Renzi, parlando dal Teatro Ariston, ha auspicato che, in casi come questo, sia possibile il licenziamento nel giro di quarantotto ore. Era presente il Ministro Madia che ha parlato di truffa e di danno erariale.

I politici  percepiscono il vitalizio perché mensilmente il dirigente  addetto, che è un dipendente della P.A. (il Ministero della Signora Madia),  appone la propria firma nei mandati di pagamento. Questa, dunque, non è una truffa?

Sottrarre risorse destinate ai servizi colpendo i cittadini  più deboli e malati  (che devono  pagarsi  le medicine non mutuabili), per dare vitalizi di chi è stato abbondantemente remunerato,   è un reato ai danni del patrimonio .   Per abolire il pagamento dei vitalizi non c’è bisogno di una nuova legge, è sufficiente agire su chi firma i mandati di pagamento.

Nessun partito ha inserito nel proprio programma elettorale l’abolizione dei vitalizi. Anche i giornalisti della carta stampata, delle Tv e delle Radio hanno la loro responsabilità e si sono macchiati di omertà per non aver mai spiegato che i vitalizi non sono previsti dalla Costituzione, ma dai regolamenti interni delle  Camere.

Non certo Civico20News ed è per questo che l'ho scelto per continuare la mia "lotta".

Cari italiani, se i politici ci prendono in giro, se considerano la Carta Costituzionale come carta igienica, noi cittadini disponiamo di una preziosa arma, più efficace della astensione al voto  perché mirata.  Consiste nel recarsi alle urne in massa, ritirare la scheda elettorale e annullarla scrivendo NO VITALIZI.

 

Giuliana Tofani Rossi

 

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Articolo pubblicato il 23/01/2018