Siria, caccia turchi bombardano nell'enclave curda di Afrin. Erdogan: "Iniziata operazione anti terroristi".

L'esercito di Ankara schierato al confine. I russi: "Situazione tesa".

I caccia turchi hanno dato il via all'offensiva aerea contro la regione di Afrin, enclave curda in Siria già attaccata via terra. Lo ha detto il primo ministro turco Binali Yildirim. Un portavoce delle milizie curde aveva già confermato che le forze turche avevano cominciato a colpire le località curde di Afrin dalla scorsa mezzanotte.

Secondo il ministro della Difesa turco Nurettin Canikli, Ankara non ha avuto altra scelta che decidere di cacciare "elementi terroristi" dal nord della Siria.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che le forze armate turche hanno iniziato 'de facto' "un'operazione anti-terrorismo" di terra contro le postazioni curde nell'enclave di Afrin, nel nord-ovest della Siria.

Lo riferisce l'agenzia Anadolu. L'esercito di Ankara era già schierato al confine siriano, e le autorità avevano avvertito che l'offensiva a Afrin era imminente.

L'operazione turca contro le postazioni curde nell'enclave di Afrin non dovrebbe influire negativamente sul Congresso del Dialogo nazionale siriano in programma a Sochi il 29 e il 30 gennaio: lo ha detto il rappresentante speciale del presidente russo per la Siria, Aleksandr Lavrentiev, dopo un incontro a Sochi con i rappresentanti di Russia, Turchia e Iran.

"La situazione attuale sul terreno, sul campo di battaglia, e in diverse regioni della Siria, resta abbastanza tesa - ha affermato Lavrentiev - ma in generale non dovrebbe influire in alcun modo sull'esito del congresso". Il funzionario russo ha quindi dichiarato che "la cosa più importante è la dimostrazione da parte dei siriani dell'aspirazione a raggiungere la pace, a osservare il cessate il fuoco, non solo nelle zone di de-escalation ma teoricamente in tutto il territorio della Siria".

huffpost.it

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Articolo pubblicato il 21/01/2018