"Il ricordo dell’indimenticabile Prof. Gianfranco Miglio coinvolge, in tutta evidenza, l’affetto sincero e profondo di noi leghisti della prima ora".

Mario Borghezio, Deputato della Lega Nord al Parlamento europeo, ricorda la figura carismatica del "Professore" il cui insegnamento giuridico e metapolitico, che trae origini dalle dottrine dei più grandi pensatori tedeschi dell’età moderna da Lorenz Von Stein a Carl Schmitt passando per la sociologia di Max Weber, ha una sua straordinaria validità nell’attuale momento di crisi dell’istituzione europea.

"Già con il crollo del muro di Berlino - dice ancora Borghezio - Miglio ritenne che lo Stato moderno fosse giunto al capolinea, in quanto l’eclissi dello    ius publicum europaeum   ne aveva messo in crisi le basi".

La storia insegna come Miglio fondasse le sue lungimiranti proposte federaliste su un’indiscutibile conoscenza sia dei precedenti storici del federalismo, per l'appunto, sia dei delicati meccanismi ed equilibri dei poteri statuali.

Mario Borghezio esprime altresì una profonda riflessione sul passato che ritiene debba ritornare in soccorso del presente: 

"Nessuno però, come la Lega del 2018, ha bisogno di ispirare le proprie scelte di fondo a questo pensiero straordinariamente preveggente"!.

Chiaro il rifermento alla tornata elettorale del prossimo 4 marzo che può esprimere, per la Lega, quella svolta necessaria per il governo della nazione basato sui principi ispiratori dello storico programma di rinnovamento.

Borghezio ha concluso anticipando la sua prossima intenzione di proposta al P.E. in onore alla memoria di Gianfranco Miglio:

"All’apertura dei lavori della prossima sessione di Strasburgo chiederò al Presidente Tajani di dedicare un’aula a questo scienziato della politica, che ha fatto onore al nostro Paese".