Tunisia: seconda notte di disordini.

Polizia usa lacrimogeni contro tentativi di saccheggio.

TUNISI - Ancora scontri e disordini nella notte appena trascorsa in Tunisia tra forze di sicurezza e giovani manifestanti che protestano contro il carovita e la marginalizzazione.

Beja, Testour, Sfax, Meknassi, Sidi Bouzid, Ben Arous, Kebili, Nefza, dove è stata data alle fiamme la caserma di polizia e saccheggiato il deposito comunale, e Citè Etthadamen, sobborgo popolare della capitale.

Incidenti anche a Sousse, dove è stata data alle fiamme la caserma di polizia di Bouhsina; Khezama e c'è stato un tentativo di saccheggio di un supermercato fallito per l'intervento della polizia che ha fatto ricorso all'uso di gas lacrimogeni.

Un agente della protezione civile risulta ferito nei disordini a Ksar Gafsa. I media tunisini segnalano il tentativo di incendio di una sinagoga a Djerba, a El Hara Kebira - Houmt Souk, sventato per l'intervento di forze dell'ordine e Guardia nazionale.

ANSA

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/01/2018