Torino - Arabi: ingresso gratuito al Museo Egizio

FDI: "Campagna discriminatoria verso italiani e offensiva per le donne"

"La discriminazione arriva a Torino: entri in due e paghi uno solo se sei arabo. Questo dice la campagna finanziata dal Museo Egizio, che come tutti sappiamo vive anche di soldi pubblici, di tutti i torinesi non solo di una parte".

 

Lo afferma Augusta Montaruli, esponente torinese dell’Esecutivo Nazionale di Fratelli d’Italia, che sottoliena come in questi giorni infatti sia comparsa su bus e tram torinesi la cartellonistica di questa assurda iniziativa:

"Manifesti scritti tutti rigorosamente con l’idioma arabo e non tradotti in Italiano e con tanto di donna velata".

Montaruli vuole altresì ricordare come quest’ultimo particolare rappresenti una discriminazione nella discriminazione:

 

"Non tutte le donne del mondo arabo si coprono abitualmente il capo o vogliono farlo, anzi!”

 

Per poi attaccare le Istituzioni con un'accusa ben precisa:


“Oltre ad essere offensiva per le donne, questa campagna del Museo Egizio discrimina non solo gli italiani, ma tutto il mondo non arabo. Il museo egizio fa una scelta ingiustificabile per cui deve chiedere scusa. Non vengano a dirci che è per fare concorrenza al museo egiziano del Cairo perché sarebbe una barzelletta....ritirino la campagna della discriminazione!”

 

Patrizia Alessi, esponente di Fratelli d’Italia nella Consulta Regionale Pari Opportunità, aggiunge:

 

“Come componente della Commissione Pari Opportunità Regione Piemonte, mi chiedo perché il Comune di Torino tramite il suo ufficio anti discriminazione non intervenga sia con il Museo Egizio che con GTT per far togliere immediatamente dai mezzi pubblici questa pubblicità che discrimina  tutte le persone non arabe ... o forse l'Assessore alle pari opportunità di Torino pensa solo al lessico femminile politicamente corretto?”.

 

 

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Articolo pubblicato il 05/01/2018