Cremona - Una mostra scenografia per riscoprire la pittura del Genovesino
Moltiplicazione dei pani e dei pesci

Fino al 4 febbraio 2018 al Museo Ala Ponzone

 Cremona offre un’altra occasione espositiva per riscoprire un grande pittore dimenticato dal grande pubblico: il Genovesino.

Con la mostra:

”IL GENOVESINO, Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona”

viene data l’opportunità  fino al 4 febbraio 2018 dal Museo Ala Ponzone di Cremona, di ammirare una settantina di opere di Luigi Miradori detto il Genovesino, pittore  originario della Liguria, nato a Genova  all’ incirca nel 1605 dove nel 1627 si sposa,  e nel 1632 si trasferisce  a Piacenza nel ducato farnensiano, da lì nel 1635 si trasferisce con la famiglia a Cremona.

Qui vi rimarrà fino alla morte avvenuta presubilmente nel 1656. In breve tempo diventerà uno dei pittori più richiesti del suo tempo sia dell’aristocrazia filo spagnola che locale. La mostra viene curata da Francesco Frangi ( dell’Università degli Studi di Pavia), Valerio Guazzoni (storico dell’arte) e  da Marco Tanzi (dell’Università del Salento).

La rassegna viene accompagnata da un esauriente catalogo  edito da Officina Libraria (pp.216, E.29.00). Il percorso espositivo si apre con la misteriosa “Suonatrice di Luto” (prestato per l’occasione dal Palazzo Rosso di Genova) e si snoda poi  attraverso magnifici dipinti di argomento religioso tra cui la “Nascita della Vergine”,” l’Adorazione dei Magi”, “La Sacra Famiglia”,” Lot e le figlie”, e “l’Ultima Cena” (proveniente da una collezione privata) e mai esposta al pubblico.

Dietro la pittura di Genovesino si colgono le speranze e le frustrazioni della sua epoca: da un lato la fiducia del miracoloso e in un rasserenamento degli orizzonti, dall’altro la prospettiva della caducità e la propensione al fatalismo. Uno dei temi dove incontra la fortuna è quello della ”Vanitatis” che l’artista lo affrontò a più riprese (foto 2 cupido dormiente con la freccia in mano, seduto su un grande volume mentre appoggia il braccio sinistro e la testa al teschio, dalla cui bocca occhieggia un rospo; poco più in la, sulla destra un vaso di fiori).

Il tema della morte si confonde spesso con quello della mortalità che venne segnato - da Genovesino  - su uno sfondo storico per il perdurare di settanta anni di pestilenze, in particolare quella del 1630, e dalle ripercussioni della guerra dei Trent’anni che aveva devastato l’Europa lasciando  alle spalle una infinita scia di lutti, la riflessione sulla morte aveva assunto nuova centralità sia nella sfera strettamente religiosa sia sul piano filosofico, rafforzando atteggiamenti di rassegnazione e di accettazione.

Sono state poi restaurate appositamente per l’evento della mostra del Genovesino, grazie al Comune e alla Diocesi di Cremona sette opere importanti di proprietà ecclesiastiche dove le pitture hanno ritrovato i colori pittorici originari, una di queste  tele restaurate è ”Il Martirio, La Gloria di Sant’Orsola” (foto 3) della chiesa dei santi Marcellino e Pietro  a Cremona e datate 1652.

Il percorso espositivo del Genovesino oltre al Museo Ala Ponzone, coinvolge altre sedi espositive  di Cremona come il Palazzo Comunale dove si trova “La Moltiplicazione dei pani e dei pesci” (foto 4)  eseguita nel 1647  per il presbiterio della Chiesa di San Francesco  ed ora conservata nel palazzo comunale.

L’artista nel grande quadro esalta l’attualità del racconto evangelico riversandolo in un contesto familiare con ritratti vivacemente caratterizzati di contemporanei così da favorire l’identificazione del pubblico e alimentarne la fiducia nella provvidenza celeste.

Gianluca Galimberti (Sindaco di Cremona e Assessore a Cultura , Musei e City Branding) scrive nella scheda istituzione per il catalogo:

Questa è una mostra che genera cultura. Non solo, è una mostra che genera lavoro nell’ambito culturale,coinvolgendo laboratori di restauro, guide turistiche,esperti di comunicazione. Una mostra che nasce dal territorio,che restituisce bellezza al territorio e che fa lavorare il territorio. Perché la cultura è volano di turismo e di economia”.Un esempio da seguire.

“GENOVESINO” Museo Civico Ala Ponzone Cremona. Orari di apertura: chiuso lunedì. Martedì – Domenica ore 10.00-17.00.  Tel. 0372.40.77.70 www.mostragenovesino.it

 

 

 

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Articolo pubblicato il 05/01/2018