Il Collegio dei Revisori dei Conti a cosa serve?

Dubbi su un'istituzione senza parere vincolante

Egregio Direttore,

perchè la Legge impone ai Comuni i Revisori dei Conti?  Per dare degli stipendi a persone vicino ai partiti, oppure, per inserire dei professionisti contabili in grado di controllare i conti? 

E dopo aver controllato i conti dei Comuni cosa devono fare? Scrivere che tutto va bene, o esprimere un parere negativo sul Bilancio Comunale?

A questo punto è chiaro che se il parere risulta positivo i politici sono più tranquilli su quello che devono votare. Se invece il parere è negativo tutto dovrebbe essere messo in discussione dalle opposizioni. 

Anche se il parere dei Revisori non è vincolante, approvare un Bilancio con il parere contrario dei Revisori è una forzatura politica che a Torino sta facendo il M5S.

Ma allora, a cosa serve il Collegio dei Revisori dei Conti se poi la loro Relazione, con parere negativo, allegata alla bozza di Bilancio viene ignorata e superata? 

Questa è la domanda da fare a Sindaca e Maggioranza M5S che governano a Torino, e che hanno deciso di non tenere conto del parere negativo dei Revisori, che a questo punto possono essere "licenziati" visto che i politici non rispettano i loro pareri, suggerimenti e osservazioni!

 

Marino Domenico

 

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Carissimo lettore,

la Sua attenta osservazione fa nascere il dubbio sull'efficaccia effettiva di un Organo molto importante che opera al di sopra di ogni clientelismo politico.

Questa è la sua funzione, o almeno dovrebbe essere. In effetti, le cose vanno diversamente e l'esempio da Lei citato ne è la dimostrazione.

Tuttavia il parere negativo può essere un valido supporto alle opposizioni che possono esprimere quella documentazione che potrebbe mettere in crisi qualsiasi amministrazione.

Ciò raramente avviene in quanto, come Lei ha sottolineato, il "potere assoluto" non sta nelle mani dei controllori, bensì di chi controlla i controllori.

E se questi ultimi si trovano ad agire contro corrente, si adottano delle posizioni di "stallo" che non risolvono nulla anzi dimostrano la difficoltà, per chi deve verificare l'operato altrui nell'interesse dei cittadini, a compiere appieno la sua funzione emettendo verdetti determinanti.

Per cui mi viene da riflettere sull'efficacia di un ruolo che in effetti non può essere decisivo: è come se in sede di verifica fiscale, il soggetto esaminato non riconoscesse la figura di chi la sta effettuando.

 

      Civico20News

     Massimo Calleri

Direttore Responsabile


 

 

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Articolo pubblicato il 02/01/2018