Torino. Occorre un Nuovo New Deal ..per una Italia che non ha più tempo da perdere...

Il parere di Bartolomeo Giachino

Nel corso dell’Editoriale pubblicato ieri, abbiamo tracciato un amaro commento sul ruolo opaco svolto dai Presidenti dei due rami del Parlamento: Grasso e Boldrini. Avevamo altresì annunciato di rimandare l’analisi ed attendere i commenti sui provvedimenti varati dai governi succedutisi nel corso della diciassettesima Legislatura.

Ci perviene un’approfondita analisi, che pubblichiamo, da parte dell’ex Sottosegretario di Stato ed attuale responsabile nazionale trasporti di Forza Italia, Bartolomeo Giachino che analizza riforme e provvedimenti varati a partire dal governo Monti, il primo dei non eletti dai cittadini.

L’Italia prende per ultima e per la coda, la ripresa mondiale, ma le ferite nella carne viva della gente e delle aziende prodotte dalla crisi e non curate in questi anni, sono tante e profonde.

Occorre cambiare per dare al Paese un New Deal

Le Riforme di Monti e di questa Legislatura sono state troppo light tanto è vero che il nostro ritmo di crescita ci vede agli ultimi posti in Europa ma a sei anni dall’arrivo di MONTI il Debito Pubblico e cresciuto di 400 miliardi.

Paolo Gentiloni, che ho avuto il piacere di conoscere sia quando era Ministro delle Poste , sia  quando ho avuto l ‘onore di servire il Paese da Sottosegretario di Stato ai Trasporti, ha detto ieri , giustamente, che il nostro Paese si è rimesso in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra.

1)-Il punto è che l’Italia vi è riuscito molto ma molto più lentamente degli altri Paesi Europei e soprattutto a un ritmo di crescita ancora basso rispetto agli altri e questo ha fatto crescere moltissimo quello che eufemisticamente viene detto il “disagio” sociale.

Se non facciamo questa precisazione rischiamo di continuare a sbagliare ma il Paese non sarà più disposto ad aspettare. 

Noto qui che in questi anni classe politica e giornalistica sta denunciando limiti di sensibilità umana e sociale alta e preoccupante. 

La sensibilità vuol dire partecipare alle sofferenze altrui, farle proprie e cercare soluzioni adeguate.

2)-Allego a queste mie considerazioni il ritaglio di una Intervista , troppo ottimistica , di PADOAN a Milano Finanza del 29.3.2013 che faceva il paio con la dichiarazione di MONTI che al Meeting di Rimini dell’agosto 2012 aveva dichiarato di “vedere una luce in fondo al tunnel”. 

Come si vede dalle loro parole , PADOAN  e Monti avevano letteralmente sbagliato l’analisi sugli interventi e sulle riforme fatte dal Governo voluto a tutti i costi da Napolitano. 

La ripresa internazionale e’ arrivata anche da noi , anche se  non prevista in questa misura dal Governo Gentiloni, basta vedere il DEF dell’Aprile 2017, solo nel 2017 e a un ritmo di crescita  del 40% inferiore alla media europea.

AncoraDi questo passo l’ Italia impiegherà anni a recuperare i livelli di lavoro e di Reddito del pre crisi mentre la Germania lo ha già superato da tempo. Non si si lasci ingannare dai numeri sulla occupazione perché il lavoro si è impoverito e....i ristoranti non sono più pieni .

Per fare un esempio concreto, un ottimo ristorante torinese che frequento da oltre trent’anni rispetto al 2011 oggi ha ridotto incassi e ha dimezzato il personale .

Questo vuol dire alcune cose  importanti.

3)--Le riforme , salvo quella del JOB ACT e il forte impegno sulla Manifattura 4.0 , sono state troppo tenui e non hanno affrontato i nodi strutturali della minore competitività del nostro Paese:

Peso della imposizione fiscale,

Costo della Energia,

Costo della logistica,

Peso della burocrazia,

Lentezza nella realizzazione delle infrastrutture..

Politica industriale...

Bassa produttività ...

Daniel GROS tempo fa scrisse su La Stampa che l’Italia aveva sbagliato i compiti a casa, a Settembre PADOAN ha dichiarato che il nostro Paese ha bisogno di riforme “innovative”.

Questi ritardi nel fare riforme veramente “innovative” non hanno frenato la crisi sociale che , anzi, e’ cresciuta notevolmente come hanno certificato ora il CENSIS e l’ISTAT ma che i più avvertiti di noi avevano già visto.

Nel 2016 la percentuale di italiani che hanno risparmiato e’ stata pari alla percentuale di italiani che erano riusciti a risparmiare nel 1950.

Nel 2016 il 41% degli italiani aveva bruciato tutti i risparmi.

La Disoccupazione giovanile altissima,

Difficoltà mai viste prima di offrire posti di lavoro ai cinquantenni disoccupati.

Impoverimento del lavoro e della gente ad un livello senza precedenti.

Crescita forte del Debito Pubblico arrivato a quasi 2.300 miliardi.

4)-Il Governo che uscirà dalle elezioni dovrà ripartire dalle cose positive di questa “sfigata” 17a Legislatura:

1) Fabbrica 4.0, estendendo la rete degli “Innovation Center” tipo la esperienza fortunata della IIT di Genova.

2) jobs act,

4b)-Con un forte programma dei primi 100 giorni, per rilanciare investimenti infrastrutturali e per spingere alla internazionalizzazione della nostra economia . Penso ad esempio a interventi a breve come gli incentivi, con scadenza 15.10.2018 , per la rottamazione del vecchio parco circolante e per la rottamazione delle vecchie caldaie da riscaldamento possano dare una spinta al settore auto, all’indotto e all’artigianato.

5)-l’Obiettivo del nuovo Governo dovrà essere quello di dar vita a un “Nuovo New DEAL” che rinnovi la struttura del Paese e raccolga le energie migliori per rilanciare la economia e il lavoro. 

Un NEW DEAL che si fondi su nuove reti infrastrutturali come i Corridoi ferroviari Europei che ci consentano di essere molto meglio connessi con il mercato mondiale.

 Il mercato mondiale sarà il più potente motore di sviluppo  del futuro e senza infrastrutture moderne e connesse il nostro Paese ne sarà escluso.

Per fare un esempio l’Italia dovrà puntare ad essere  punto di riferimento e di passaggio della nuova VIA DELLA SETA sia attraverso i porti del Nord Tirreno (la nuova Diga per Genova) e del Nord Adriatico ma anche nella linea ferroviaria trasversale EST-OVEST (Corridoio Mediterraneo)che ora vede la rete ferroviaria del Nord Europa con 15 treni settimanali dalla Cina mentre quella del Sud ne ha visto partire solo 1.”

Bartolomeo GIACHINO, responsabile nazionale trasporti Forza Italia

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Articolo pubblicato il 01/01/2018