Torino. Risorse nazionali e locali per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati

Batzella (MLI) “Finalmente qualcosa si muove!”

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 luglio 2017, relativo al riparto del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale dell’Italia, sono stati assegnati a livello nazionale 180 milioni di euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, per gli anni dal 2017 al 2021. Di questi 180 milioni, per l’anno 2017 sono stati assegnati alla Regione Piemonte 3 milioni di euro, che saranno erogati nel 2018.

Queste risorse, aggiunte a quelle regionali, che ammontano a un milione e mezzo di euro per il 2017 e a 2 milioni e 230 mila euro per il 2018, consentiranno di dare risposte concrete ai tanti disabili piemontesi che da anni sono in attesa dei contributi alle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche da edifici e appartamenti privati.

Con tali presupposti, rilancia il tema Stefania Batzella, consigliere regionale del Movimento Libero e Indipendente:

“E’ da anni che ho intrapreso, in Consiglio regionale, la lotta per ottenere il rispetto, da parte delle istituzioni, della legge che detta le regole per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (legge n. 13 del 1989). Lo dimostrano le interrogazioni che ho presentato in Aula, a più riprese, e il mio continuo pungolare l’assessore”.

“Oggi, finalmente, prosegue la consigliera, una buona notizia: il fondo speciale del ministero delle infrastrutture e dei trasporti viene rifinanziato dopo ben 13 anni: era dal 2004 che non veniva più versato un centesimo. Le risorse regionali, pur nella ristrettezza dei fondi, unite a quelle nazionali, consentiranno di azzerare la graduatoria del 2011 degli aventi diritto al contributo, di andare incontro alle necessità di domande ancora precedenti, ma ad oggi inevase, oltre che soddisfare domande presentate negli anni successivi.”

La soluzione del problema non sarà immediata in quanto l burocrazia comunale e regionale, dovranno smaltire le prtiche in corso.

” Continuerò a lottare, conclude Stefania Batzella, affinché ci siano sempre meno casi di persone “prigioniere” di ostacoli e barriere all’interno della propria abitazione e del palazzo in cui vivono”.

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Articolo pubblicato il 21/12/2017