La guerra di Crimea: l’esordio della filantropia sui campi di battaglia – Conferenza del prof. Alessandro Bargoni

Venerdì 1 dicembre 2017 – ore 21,00 presso A.N.B. - Sezione “A. La Marmora” di Torino

Venerdì 1° dicembre 2017 alle ore 21,00, presso la Sezione Bersaglieri “Alessandro La Marmora”  di Torino, si terrà la Conferenza:

La guerra di Crimea – L’esordio della filantropia sui campi di battaglia”

 


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Relatore della Conferenza sarà il prof. Alessandro Bargoni – medico chirurgo, specialista in Chirurgia Generale e professore incaricato di Storia della Medicina presso l’Università degli Studi di Torino.

Il contenuto della Conferenza si presenta articolato e vuole evidenziare aspetti storici poco noti, se non inediti.

Il punto focale, che sarà approfondito, sono le motivazioni economico-politiche delle Nazioni coinvolte nel complesso scenario geo-strategico del conflitto che, per innovazioni tecnologiche e militari, anticipava la realtà della “guerra mondiale”.

La guerra d'Oriente come fu definita al tempo, ovvero la guerra di Crimea come la definiamo oggi, vide i primi scontri accendersi nelle pianure dei principati danubiani e nel Mar Baltico per poi concentrare il suo potere distruttivo nel Mar Nero, nel Mar d'Azov e quindi in Crimea e nell'assedio di Sebastopoli.


Molte caratteristiche di questa guerra, durata dall'ottobre del 1853 al febbraio 1857, la resero diversa dalle guerre precedenti e per molti versi anticipatoria del conflitto mondiale che seguì nel novecento.

Tra questi fattori di modernità alcuni riguardavano la tipologia delle armi, modificate in seguito alle esperienze maturate da studi teorici balistici, dei materiali, della logistica alimentare e perfino anatomopatologici sulle caratteristiche delle lesioni prodotte.

Un altro fattore di differenziazione rispetto al passato fu il ruolo delle telecomunicazioni da un lato e della stampa dall'altro.

L'impiego di telegrafi consentì di comunicare in tempo reale con i comandi generali e perfino con i ministeri in patria, mentre la comparsa di nuove figure che accompagnavano gli eserciti in battaglia in grado di raccontare attraverso i giornali gli avvenimenti della guerra, la trasformò in evento mediatico.

Mutò anche la strategia degli eserciti che abbandonarono lo scontro in campo aperto, tipico delle guerre napoleoniche, sostituendola progressivamente con la difesa delle postazioni sul territorio per mezzo delle trincee, preludio ai combattimenti della Grande Guerra del 1914 – 1918.

Forse l'elemento che concettualmente segnò drasticamente la differenza con i conflitti del passato fu la mobilitazione dell'opinione pubblica in patria e la diffusione del sentimento umanitario che pervasero le società del tempo.

In questa prospettiva si mossero i protagonisti di questo nuovo modo di partecipare in termini patriottici e umanitari allo sforzo bellico della Nazione.

Si organizzarono sui campi di battaglia le iniziative di assistenza ai feriti da parte dei civili, a partire dai campi e dagli ospedali inglesi.

Florence Nightingale fu tra questi attivisti che prestarono la loro opera presso tutti i reparti Alleati.

Quanto accadde in Crimea fu la premessa, l'anticipazione del movimento generato a seguito della battaglia di Solferino e San Martino, solo due anni dopo, che condusse alla nascita di un'organizzazione umanitaria dei soccorsi ai feriti su base sovranazionale e neutrale.

In questo contesto storico la politica del Cavour fu quella di inserirsi nell’alleanza Franco-Anglo-Turca contro la Russia per evitare l’isolamento internazionale del Regno di Sardegna, evento che avrebbe definitivamente impedito ogni ulteriore tentativo di espansione sul Lombardo-Veneto.

IL Corpo di Spedizione Sardo-Piemontese, al comando del generale Alfonso La Marmora, costituito da 2 divisioni (18.058 uomini + 3.496 cavalli) rispettivamente agli ordini del generale Giovanni Durando e del generale Alessandro La Marmora (fondatore del Corpo dei Bersaglieri), partì da Genova il 25 aprile 1855.

Allo sbarco in Crimea a Balaklava infuriava già il colera che decimò le truppe combattenti, tra cui il generale Alessandro La Marmora.

La battaglia della Cernaia (16 agosto 1855) offrì al Corpo di Spedizione Sardo-Piemontese il riconoscimento del confronto militare vittorioso, permettendo al Regno di Sardegna di entrare da nuovo protagonista nello scenario politico-diplomatico europeo, creando i presupposti che, attraverso gli eventi risorgimentali, portarono all’Unità d’Italia.

L’invito alla Conferenza pertanto è rivolto non solo ai soci Bersaglieri e simpatizzanti, ma in particolar modo a tutti i cittadini, torinesi e non, interessati a questa tematica. L’ingresso  è libero.


Si invitano i partecipanti a rispettare l’orario d’inizio Conferenza delle ore 21,00. E’ disponibile un ampio parcheggio interno all’ex-Opificio Militare (sede della Sezione Bersaglieri “A. La Marmora”), accessibile da Corso Carlo Farini n. 4.

Breve Curriculum del Relatore

Alessandro Bargoni, laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in Chirurgia Generale, è stato medico ospedaliero e successivamente professore universitario, svolgendo attività clinica di chirurgia per buona parte della sua carriera. Dal 2008 è transitato al settore disciplinare di Storia della Medicina in cui ha operato dapprima come docente universitario in ruolo e che ora insegna come professore incaricato. Svolge attività di conferenziere in ambito storico-medico. È componente del Direttivo della Società di Storia della Medicina e Segretario generale dell’Accademia di Medicina di Torino. E' autore di duecentocinquanta lavori scientifici di argomento chirurgico e storico, e di alcune monografie di studi storici.

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Articolo pubblicato il 27/11/2017