A quasi 10 anni dalla crisi economica del 2008, oggi l'economia mondiale si è ripresa e viaggia a ritmi pre-crisi .La crescita lenta ma costante registrata negli ultimi anni è destinata a continuare, con una crescita prevista del 3,5% nel 2017.

Tuttavia, viviamo in un momento di cambiamenti e incertezza senza precedenti. I venti contrari geopolitici stanno entrando in collisione con un rapido cambiamento tecnologico, creando un mondo in cui i leader globali devono riflettere a lungo sulle loro politiche economiche. Tuttavia, la crescita continua è lungi dall'essere garantita.

Dieci sono i Paesi mondiali in testa alla classifica per l' economia sana e competitiva, e in rapida crescita.

La Svizzera è al primo posto nella classifica generale per il sesto anno consecutivo, con un punteggio elevato su quasi tutti i pilastri della competitività.La sua economia è resiliente, i suoi mercati del lavoro sono forti, con persone e imprese abili ad assorbire nuove tecnologie. I cittadini svizzeri beneficiano di elevati livelli di sanità pubblica e istruzione, mentre le imprese svizzere dimostrano alti livelli di sofisticazione e innovazione.

Gli Stati Uniti hanno registrato la loro miglior prestazione di sempre quest'anno, arrivando al secondo posto, dopo il terzo posto dello scorso anno e il settimo quando sono iniziate le classifiche. Tuttavia, la sua posizione è tutt'altro che sicura. Mentre la più grande economia del mondo ottiene un punteggio elevato in termini di efficienza e innovazione, non raggiunge un punteggio così alto nel pilastro macroeconomico. Anche gli Stati Uniti si comportano male con la salute e l'istruzione primaria.

Singapore è scivolata di un posto quest'anno giungendo terza. Nonostante una solida performance su tutta la linea - segnando tra i primi tre in molti pilastri - l'aumento del debito pubblico ha trascinato giù il suo punteggio macroeconomico. Detto questo, l'infrastruttura dei trasporti, i mercati dei prodotti e del lavoro e il settore finanziario di Singapore sono tutti altamente efficienti.

Il resto dei primi 10 è composto da cinque paesi europei (Paesi Bassi, Germania, Svezia, Finlandia e Regno Unito) insieme a Hong Kong e Giappone.