Regione Piemonte. Parte l’illogico e deleterio spezzatino dell’Oftalmico

L’annuncio ufficiale di Saitta in consiglio regionale. La mobilitazione del Comitato a difesa dell’Oftalmico

C’è voluto il pungolo di Stefania Batzella (MLI) che ha rivolto giovedì un’interrogazione all’assessore Saitta  in consiglio regionale, per sapere formalmente che con la prima settimana di dicembre prenderà corpo lo spezzatino dell’Oftalmico, con la successiva apertura del mini pronto soccorso oculistico, collocato nei locali angusti di via Cherasco, tra i reparti del Dermatologico.

Ma l’assessore ancora una volta non ha risposto alla domanda cardine sulla quale, anche altri consiglieri, in primis Gian Luca Vignale( Movimento Nazionale per la Sovranità) ed il Comitato a difesa dell’Oftalmico si erano cimentati. Cioè, venire a conoscenza dei costi che questo sciagurato ed improduttivo spezzatino, comporta per le già dissestate casse della regione.

La risposta dell’assessore non esaudisce la richiesta della consigliera Batzella. “Quali saranno i costi complessivi (attività di diagnostica, quindi esami e apparecchiature; attività chirurgiche; allestimento delle singole sale operatorie; e del personale) del trasferimento dell’ospedale Oftalmico presso la Città della Salute e il San Giovanni Bosco di Torino?”, era infatti il quesito posto dalla consigliera del Movimento Libero Indipendente, all’assessore.

“E’ inaccettabile – commenta Batzella – che a pochi giorni dallo smantellamento di un ospedale monospecialistico che rappresenta il Centro di Riferimento Regionale per l'Oculistica ed è uno dei maggiori Centri in Italia per la prevenzione, la diagnostica la terapia medico/chirurgica delle patologie oftalmiche, ancora l’assessore dica di non sapere il costo dell’operazione”.

Intanto ieri si sono riuniti presso il nosocomio di via Juvara,  Pier Carlo Perruquet e Laura Cavallari, presidente e vice del Comitato Salviamo l’Oftalmico affiancati da medici e personale del nosocomio, membri di altri comitati e organizzazioni, oltre ai coordinatori del Comitato Salviamo gli Ospedali.

Erano altresì presenti esponenti politici che da sempre sostengono nelle assemblee elettive le ragione della permanenza in attività della struttura di via Juvara; Gian Luca Vignale capogruppo in consiglio regionale del MNpS, l’On.  Roberto Rosso capogruppo di Direzione Italia in consiglio Comunale. mentre Stefania Batzella, trattenuta in un incontro istituzionale, ha inviato l’adesione, in continuità con l’impegno manifestato.

Gian Luca Vignale ha ripercorso le tappe recenti di questa tragica e grottesca piaga di mala sanità. “Dal sopraluogo del 20 ottobre in via Cherasco, precisa Vignale, abbiamo potuto renderci conto dell’angustia ed insufficienza del locali destinati all’Oculistica. Oltretutto, prosegue Vignale, tra l’annunciata chiusura del pronto soccorso attuale in via Juvara e l’apertura del mini pronto soccorso di via Cherasco, passeranno, per motivi tecnici, dieci, quindici giorni e la città non avrà la funzionalità di un servizio di fondamentale importanza”

Oggi per fare fonte agli oltre 50 mila passaggi all’anno al Pronto Soccorso di via Juvara, vengono esclusivamente dedicati ogni giorno 5 medici. In via Cherasco lo stesso numero di medici sarà invece operativo per gestire l’intera oculistica (emergenze, sale operatorie, ambulatori, degenze…)

Secondo quanto dichiarato dallo stesso assessore alla Sanità, dei 27 medici oggi operativi all’Oftalmico, solo 8 andranno al san Giovanni Bosco e alle Molinette e su 52 infermieri solo la metà hanno accettato il trasferimento. E’ evidente che con questi numeri in via Cherasco non si riuscirà a far fronte contemporaneamente al pronto soccorso, alle attività operatorie e a quelle di degenza.

Ove si rivolgeranno i 50 mila pazienti che ogni anno si recano al pronto soccorso per un’emergenza agli occhi?

Questa è l’assillante domande emersa nell’incontro all’Oftalmico. Tutti protesi ed uniti per non far passare sotto traccia la deprecata e sucida iniziativa dell’assessore Saitta.

Roberto Rosso prossimamente chiederà la convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema, anche per smascherare le ambiguità del M5S e l’andamento ondivago della sindaca Appenino che sta disattendendo gli impegni assunti in campagna elettorale.

Così Vignale presenterà analoga richiesta alla presidenza del Consiglio Regionale.

Nel frattempo, il Comitato a Difesa dell’Oftalmico, con il coinvolgimento di altre organizzazioni, sta impostando altre iniziative di sensibilizzazione verso la cittadinanza.

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Articolo pubblicato il 11/11/2017