Torino, Emergenza incendi e dopo?

Costruttivo confronto in consiglio Regionale. Le ambiguità del M5S

La seduta del consiglio regionale di martedì è stata quasi totalmente dedicata al dibattito sull’emergenza incendi con interventi particolarmente accorati di consiglieri che, nelle rispettive zone avevano avuto modo di seguire da vicino, l’avanzata della distruzione, i timori della popolazione e l’abnegazione dei volontari e successivamente  dei vigili del fuoco e di più robusti supporti aerei e tramite gli elicotteri della protezione civile.

Quasi unanime il  riconoscimento pubblico di elogio all’abnegazione ed alla professionalità di volontari, suddivisi nelle rispettive competenze, dai vigili del fuoco, alla protezione civile alla Croce Rossa.

Primi a muoversi ed indispensabili supporti agli interventi esterni, in quanto conoscitori dei luoghi e dei percorsi spesso accidentali per raggiungere i punti maggiormente critici.

Parimenti è stata condannata la sciagurata decisione governativa di abolire il Corpo della Guardie Forestali, perché in Piemonte, a differenza degli sprechi avvenuti in molte regioni del Sud, annoverava un numero limitato di professionisti che nel conoscere il territorio, svolgevano un’opera di prevenzione e di cure, indispensabile per evitare o attenuare alluvioni, incendi ed altre calamità.

Non sono mancate le critiche a coloro che nei primi giorni hanno sottovalutato quel che, complice la situazione meteorologica, poteva accadere ed è accaduto. Comunque dopo critiche ed elogi, a seconda dei meriti e demeriti, si è passati a formulare proposte efficaci.

Cos’ la Consigliera Stefania Batzella (MLI), manifesta e richiede l’impegno per garantire risorse per il risanamento del territorio e per gli operatori della protezione civile.

In una interrogazione formulata all’assessore Valmaggia la capogruppo del Movimento Libero Indipendente, chiede “Quali azioni si intendono intraprendere per il risanamento dei territori così duramente devastati dagli incendi?”.

“Nel mio intervento in Consiglio regionale – aggiunge ancora la consigliera – ho chiesto al presidente della Regione e alla Giunta di attivarsi in modo incisivo affinché il governo riconosca al più presto lo stato di emergenza chiesto per attivare le misure di sostegno previste dalla legge.

Purtroppo – prosegue Batzella - il percorso per le attività di ripristino del territorio potrà essere attivato soltanto a partire dalla prossima primavera. Spero che nel frattempo la popolazione non si perda d’animo, vedendo le profonde ferite che il fuoco ha lasciato sul territorio”.

Il Capogruppo del MNS   Gianluca Vignale, nel suo intervento afferma “Oggi il dolore e lo sgomento  sono  palpabili insieme all'acre odore di fumo. Per questo se oggi è tempo di affrontare l’emergenza domani sarà l’ora delle responsabilità. Tuttavia, prosegue Vignale, ora chiediamo a Chiamparino  di voler intervenire verso i suoi colleghi di partito romani e chiedere al governo nazionale misure straordinarie. Servono ora delle azioni serie, le scuse di questa amministrazione ai piemontesi e soprattutto, prosegue Vignale, serve rivedere il bilancio regionale al fine di garantire maggiori fondi verso chi in queste settimane ha lavorato per salvare le nostre montagne e per sostenere i tanti danni causati dalle fiamme.”

Dopo il dibattito conseguente alla comunicazione dell’assessore regionale alla Protezione civile, Alberto Valmaggia, sono stati approvati alcuni atti d’indirizzo.

Quello con  primo firmatario Elvio Rostagno (Pd) che impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo centrale per incrementare le risorse finanziarie a favore: della flotta aerea dedicata allo spegnimento degli incendi; della protezione civile e dei volontari Aib piemontesi; delle moderne tecnologie dedicate alla rilevazione dei focolai d’incendio.

L’impegno dell’Esecutivo è richiesto anche per supportare gli Enti locali nell’aggiornamento dei Piani di protezione civile, per collaborare con l’Anci Piemonte sul piano della formazione degli amministratori locali per la gestione delle emergenza, sostenendo l’informatizzazione necessaria e le operazioni di bonifica e ripristino dei suoli, oltre a valutare la possibile interruzione dell’attività venatoria.

Approvato anche quello con primo firmatario Roberto Ravello (Fratelli d’Italia) che impegna la Giunta regionale a garantire le risorse necessarie per i mezzi e le dotazioni agli operatori della Protezione civile.

Passata anche una mozione del gruppo FI, primo firmatario Gilberto Pichetto, che impegna l’Esecutivo regionale a valutare la richiesta d’intervento delle Forze armate, considerato che reparti alpini sono già in zona, a lanciare un appello affinché venga rivista la gestione degli ex forestali, a chiedere alla Conferenza Stato Regioni che si attivi per il potenziamento dei mezzi antincendio, velivoli compresi, oltre ad intervenire per preservare la fauna scampata alle fiamme e a valutare la bontà delle procedure attuali.

In un documento presentato nel corso della discussione, i consiglieri di Forza Italia sostengono  che "E' necessario rivalutare poi le procedure e i piani in essere in sede di Commissione consiliare competente - aggiungono gli esponenti regionali -. In particolare domandiamo alla Giunta regionale e al Consiglio di sostenere la realizzazione di piste tagliafuoco, di vasche di accumulo, degli idranti nelle borgate. Non si può pensare che i singoli sindaci fronteggino da soli i costi della prevenzione. Solo la Regione ha la possibilità di fornire una dotazione economica adeguata, anche con il concorso del Governo nazionale, sostenendo quel patrimonio inestimabile costituito da tutte le forze, professionali e volontarie, che in questi giorni hanno lavorato sul campo. Confidiamo infine che la Città Metropolitana, una delle Istituzioni più vicine ai cittadini, torni ad occuparsi del tema vista la latitanza dimostrata in questi giorni. L'emergenza non é finita è abbiamo bisogno che tutte le istituzioni siano al lavoro a tempo pieno e non occasionalmente".

La Regione, per guardare al futuro e fronteggiare  i disastri ambientali accaduti e ripristinare i boschi, potrà solamente stanziare 40 milioni.

Per quanto concerne la valle di Susa, il commissario di Governo per la Torino Lione, Paolo Foietta ha annunciato di essere “pronto a incontrare i sindaci della valle per redigere un piano e sulla base di quello stanziare dei fondi di compensazione della TAV”

Proposta salutare che nulla ha a vedere con l’iter della linea ferroviaria che in ogni caso è segnato.

Iniziativa che creerà imbarazzo ai consiglieri regionali del M5S che in ripetuti interventi hanno denunciato l’entità degli stanziamenti governativi per le grandi opere a scapito del territorio.

Come si comporteranno? Si adopereranno per la bonifica del territorio o per obbedire a logiche partitiche e demagogiche ostacoleranno i sindaci della Valle a concordare il piano d’interventi?

Nel corso del dibattito in consiglio regionale la capogruppo del M5S Francesca Frediani, ha pure ironizzato per una foto pubblicata sui giornali in cui il presidente Chiamparino s’intrattiene sorridente con i volontari della Protezione Civile ed esponenti politici di Giaveno, a conclusione della visita sui luoghi del disastro ambientale.

Battuta rimandata alla mittente dallo stesso Chiamparino, in quanto in un’altra fotografia è ritratta la sindaca Appendino gioiosa ed intenta ad affollare gli stand della Fiera del Tartufo di Alba, mentre nel territorio metropolitano, di cui è sindaca infuriavano gli incendi.

Il destino! Mentre il 3 giugno stava degenerando la notte di sangue in piazza San Carlo, anche a causa del dilettantismo della sua Giunta, la sindaca si trovava nella tribuna Vip dello stadio di Cardiff.

Stesso copione, dopo cinque mesi.

Mentre infuriava l’incendio nel canavese ed in val di Susa. Chiara Appendino si tuffava sui tartufi ad Alba.

Forse per Lei è più dilettevole frequentare le vipperie, piuttosto che calarsi negli ingrati problemi del territorio!

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Articolo pubblicato il 02/11/2017