Regione Piemonte - Incendi boschivi: chiudere definitivamente la stagione venatoria
Piemonte in fiamme

Lo richiede Monica Fontana, responsabile regionale del Movimento Animalista Piemonte

 Chiudere la stagione di caccia in tutta la regione. È quanto chiede il Movimento Animalista Piemonte per fronteggiare l'emergenza incendi che da giorni interessano le aree montane della Regione. Monica Fontana, responsabile regionale del Movimento Animalista, denuncia come i roghi stiano irrimediabilmente danneggiando non solo l'ambiente ma anche la fauna selvatica.

"Per questo - afferma Fontana - è assoluta priorità che la Regione Piemonte decreti lo stop immediato alla caccia, applicando la legge 157/92, art.19 comma 1, che dà facoltà di vietare l’attività venatoria per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche. La sospensione fino al 5 novembre (prorogata al 30), decretata dalla giunta, non è in alcun modo sufficiente”.

 

Oltre alla chiusura della stagione di caccia, il Movimento Animalista chiede lo sblocco dei fondi per le emergenze, la messa in opera di misure finanziarie in aiuto delle attività agricole compromesse, misure per l'assistenza alle persone nelle zone interessate, maggiore sorveglianza su chi non rispetta i divieti venatori e l'allestimento di aree di ristoro per le specie selvatiche in fuga dalle fiamme:

 

“A tutta la popolazione coinvolta dalla calamità – conclude Monica Fontana - va la nostra piena solidarietà, con l’impegno a non permettere che sia abbandonata e dimenticata”. 

 

Sicuramente una presa di posizione forte e determinata anche per il diffondersi di notizie devastanti che vogliono i cacciatori sul limite dei roghi in attesa degli animali in fuga per poter arricchire il carniere.

 

Importante è ricordare l'operato dei volontari di tutti i corpi i quali hanno messo a disposizione la propria conoscenza dei territori per intervenire sempre in maniera appropriata e concreta evitando contrasti di competenze che, in taluni casi, hanno ritardato il pronto intervento.

 

Intervento orfano, a parer nostro, della presenza militare determinante per quel supporto fornito da mezzi e uomini che avrebbe accorciato i tempi e che invece non è stato autorizzato dopo il sopralluogo istituzionale, in quel di Cantalupa e dintorni, del presidente regionale Sergio Chiamparino e dell'Assessore Alberto Valmaggia in quanto giudicato non indispensabile.

 

Importante sarebbe stato, invece, come deterrente alla presenza dei piromani di cui non si è parlato a sufficienza fino alle ammissioni del Ministro Minniti il quale vi ha fatto cenno in maniera concreta nella sua "apparizione" a Torino di lunedì u.s.

 

Se a questo aggiungiamo i ritardi negli interventi di aerei ed elicotteri attrezzati per spegnere gli incendi boschivi,  facciamo fatica a non criticare il sistema di protezione del territorio, evento ancora una volta penalizzato da situazioni purtroppo consolidate come la mancata pulizia dei boschi, miglior alleato insieme con la siccità e la mancanza assoluta di precipitazioni atmosferiche.

 

Potrebbe sembrare una frase ad effetto e di comodo, ma desideriamo ricordare, come fatto in più occasioni, che la difesa del territorio non porta voti; per difesa, purtroppo, si intende solo l'acquisto considerevole di caccia F 16, aerei da combattimento dal costo elevatissimo.

 

Quanti Canadair ed elicotteri antincendio si sarebbero potuti acquistare con un pari esborso di patrimonio pubblico?

 

Sicuramente in quantità sufficiente per creare una flotta di pronto intervento, incrementabile solo in caso di necessità, senza dover ricorrere a trasmigrazioni regionali se non addirittura internazionali (Croazia!). 

 

Probabilmente interessi trasversali hanno determinato la scelta, come pure in altre occasioni.

 

Ritornando al Movimento Animalista regionale del Piemonte, non possiamo che essere d'accordo con la sollecitazione prodotta da Monica Fontana, che ricordiamo responsabile regionale di un nuovo soggetto che si affaccia nel panorama nazionale in vista delle elezioni politiche 2018.

 

Animali e protezione del territorio sono i fiori all'occhiello di un programma intenso e promettente: speriamo che sia la volta buona.


                                          

 

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Articolo pubblicato il 02/11/2017