Torino. “Ernesto Rossi: dal Piemonte all’Europa”

Un mostra in memoria di un Federalista che credeva nell’Europa

“Ernesto Rossi: dal Piemonte all’Europa” è il titolo della mostra che s’inaugura lunedì 30 ottobre alle 17 all’Urp del Consiglio regionale del Piemonte, in via Arsenale 14/G, a Torino.

Realizzata dalla quinta C dell’Istituto professionale per Servizi sociosanitari Bosso-Monti di Torino, l’allestimento è dedicato a uno dei principali promotori del federalismo europeo nel cinquantesimo della morte.

Con il dirigente scolastico dell’Istituto Antonio De Nicola interviene la storica Antonella Braga.

Nato a Caserta nel 1897, Rossi fu un esponente di rilievo del movimento antifascista Giustizia e Libertà con gli amici Carlo e Nello Rosselli e in fecondo connubio umano e politico con Gaetano Salvemini.

Incarcerato per molti anni dal regime, durante il confino scrisse con Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni il Manifesto di Ventotene, vera e propria pietra miliare del pensiero europeista.

Nel dopoguerra, come rappresentante del Partito d’Azione, fu sottosegretario alla Ricostruzione nel governo guidato da Ferruccio Parri e, quindi, presidente dell’Azienda rilievo alienazione residuati (Arar), contribuendo alla ricostruzione.

Dopo lo scioglimento del Partito d’Azione aderì al Partito Radicale è combatté memorabili battaglie contro i monopoli economici e le consorterie di potere.

Nel corso della sua attività di polemista e d’intellettuale collaborò con diverse testate giornalistiche, da Italia Libera a Italia socialista, dal Corriere della sera a La Stampa Il Giorno, ma il suo nome resta indissolubilmente legato alle inchieste realizzate per Il Mondo diretto da Mario Pannunzio e agli articoli scritti per L’Astrolabio diretto da Parri.

La mostra, aperta fino al 29 novembre, è visitabile dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.


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Articolo pubblicato il 29/10/2017