Torino. La caduta del piccolo Richelieu

Il capo gabinetto della sindaca Appendino, già indagato per falso ideologico, ha rassegnato le dimissioni, dopo aver “aiutato” un amico a non pagare una multa.

Così, mentre si trovava già sotto interrogatorio per la vicenda Ream, l’eminenza grigia di Chiara Appendino, ha rassegnato le dimissioni in seguito alla diffusione circostanziata della telefonata avvenuta in estate nel corso della quale perorava a Walter Ceresa, l’amministratore delegato della GTT, già alla ribalta delle cronache giudiziarie per gli intrecci incestuosi tra i bilanci farlocchi dell’azienda di traporti pubblici ed il Comune, clemenza per togliere la multa ad un amico che aveva obliterato in ritardo il biglietto del tram.

Ceresa non poteva ovviamente dire di no all’artefice dell’elezione della sindaca e conoscendo la fama sinistra del giovane defenestratore, non avrebbe neppure rischiato d’inimicarsi la prima cittadina, per una questione di poco conto, mentre era già alle prese con l’inchiesta giudiziaria che lo sta coinvolgendo pesantemente.

Il favore è stato ottenuto e dell’etica nessun se ne è curato.

Al cittadino, ormai avvezzo a trangugiare di tutto da 70 anni, nel marasma partitocratico, compresi i comportamenti omissivi e di ben altre multe cancellate da parte di presidenti del consiglio e ministri, la multarella ad un viaggiatore frettoloso, amico di cotanto personaggio che oblitera in ritardo il biglietto del tram, appare ben poca cosa.

Ma il baldo Giordana, vistosi pizzicato e sputtanato, ritrova l’etica e se ne va a testa alta. Di rimando la sindaca, assume un atteggiamento eticamente e politicamente corretto quando afferma:” Accetto le dimissioni di Paolo Giordana, sono umanamente dispiaciuta per la persona, lo ringrazio per aver messo al primo posto l’interesse dalla città”.

Ma in tanti, ai piani alti di Palazzo Civico, oltre alla sindaca avranno tratto un bel sospiro di sollievo. Come si vocifera, da tempo, nei corridoi del municipio, altre nubi oltre a quelle che si sono ormai dischiuse, potrebbero sorvolare minacciose il cammino della sindaca e della disastrata amministrazione civica.

La causa del tutto non dovrebbe, almeno nel si dice, risalire alla disinvolta mano lesta od alla superficialità di qualche assessore o addirittura della sindaca.

L’origine della tegola si farebbe risalire addirittura al ruolo svolto dal Richielieu in questione, nei suoi numerosi contatti da plenipotenziario. Quindi, se le voci si tramutassero in certezze, (Dio non voglia!) al momento dello scoppio, la nostra sindaca potrebbe continuare a vestire l’abitino d’istitutrice inglese ed esclamare sorpresa ” Giordana chi?”

Ricorrendo alla saggezza popolare” non tutto il male, vien per nuocere”!

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Articolo pubblicato il 29/10/2017