Croce Verde, 1907-2017: 110 anni di volontariato a Torino

Una mostra storica allestita per ricordare il 110° anniversario della fondazione di questo benemerito Ente torinese

1.300 volontari, 76 dipendenti, 5 sezioni distaccate (Alpignano, Borgaro-Caselle, Ciriè, San Mauro Torinese e Venaria Reale), 9 squadre notturne, 1 squadra del sabato, 105 volontari diurni, 4 squadre speciali, 75.000 servizi nel 2016, 1.200.000 km percorsi, 52 ambulanze più 23 automezzi diversi, 1 servizio ogni 7 minuti, 24 ore su 24, sette giorni su sette… ecco cos’è, oggi, la Croce Verde Torino.

Nell’ambito dei festeggiamenti per i 110 anni dalla sua fondazione, avvenuta a Torino nel 1907, la Croce Verde ha allestito una mostra storica presso la sua sede di via Tommaso Dore n. 4, aperta al pubblico il 21 e 22 ottobre.

La mostra è stata organizzata da Bruno Frigerio, cultore di storia della Croce Verde Torino e consigliere ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) e dal professor Marco Galloni, direttore scientifico dell’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino (ASTUT). Racconta i 110 anni di vita dell’Ente, con una serie di poster suddivisi in questi periodi: “Dalla fondazione al primo conflitto mondiale”, “Grandi sfide per la Croce Verde: il primo conflitto e gli anni del Fascismo”, “Il secondo conflitto, il dopoguerra e gli anni del boom economico” e “Dalla fine degli anni ’70 ad oggi”.

Ai poster si affiancano oggetti d’epoca, uniformi dei volontari, molti cimeli, materiale propagandistico, strumenti didattici, numerose apparecchiature mediche tra cui particolarmente rilevante il defibrillatore delle officine Galileo di Firenze, con tecnologie a valvole, che risale alla fine degli anni ’60 del ’900.

Allestita con grande competenza, l’esposizione di questi materiali a supporto dei poster ha offerto ottime possibilità divulgative per i visitatori.

Del periodo intercorrente “Dalla fondazione al primo conflitto mondiale” si possono ricordare il criminologo Cesare Lombroso, oggi molto criticato per le sue teorie, che fu per breve tempo il primo presidente, nel 1907, e il giurista Gian Pietro Chironi, titolare di una piazza torinese in borgata Parella, che subentrò a Lombroso, dimissionario per motivi di salute, per restare come secondo presidente fino al 1910.

Personaggio toccante delle “Grandi sfide per la Croce Verde: il primo conflitto e gli anni del Fascismo”, che la mostra ha fatto conoscere, è Nerina De Benedetti (1896-1918), insignita di medaglia d’argento per i benemeriti della sanità perché come infermiera volontaria operò nell’ospedale militare allestito dalla Croce Verde nel corso della prima guerra mondiale e morì, a 22 anni, probabilmente per la febbre “spagnola” contratta assistendo i soldati feriti.

Altro personaggio di questo periodo è l’avvocato Gino Olivetti (1880-1942), terzo presidente della Croce Verde dal 1910 al 1938, che ebbe grande rilevanza per consentire all’Ente di sopravvivere nel difficile periodo tra le due guerre.

La sezione dedicata a “Il secondo conflitto, il dopoguerra e gli anni del boom economico” ricorda, tra l’altro, l’ingegner Francesco Barbero, quinto presidente, e il dottor Antonio Di Giovine (1937-2004), dapprima commissario straordinario poi sesto presidente: grazie alla sua azione, l’Ente si rinnovò profondamente, dopo una crisi economica e gestionale, tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70, per assumere una veste moderna. Si entra così nel periodo finale indicato “Dalla fine degli anni ’70 ad oggi”.

Nel 1977, l’avvocato Paolo Emilio Ferreri diviene il settimo presidente, carica che ricopre ancora oggi, dopo 40 anni. Nello stesso anno, per il suo 70mo anniversario, la Croce Verde organizza, con la collaborazione de “La Stampa”, la corsa non competitiva “Stratorino”, che rappresenta ormai una consolidata tradizione della nostra città. Armando Testa disegna il simbolo della ricorrenza, la croce verde composta da due mani che si stringono, poi entrata nel logo dell’Associazione.

Il materiale in esposizione occupa quattro stanze appena allestite con il recente ampliamento della sede che sono state così degnamente inaugurate. Da sottolineare anche l’entusiasmo e la buona preparazione dimostrate dalle tre guide, appartenenti alla Squadra Giovani della Croce Verde.

Questa mostra ha presentato un importante aspetto della sanità e della assistenza pubblica della nostra città ed è apparsa molto ricca di spunti poco noti, concernenti luoghi e personaggi della vita torinese del passato che ci ripromettiamo di riprendere con articoli tematici. Ha rappresentato anche una anticipazione del futuro Museo della Medicina, nuova struttura espositiva che, risorse permettendo, si affiancherà in via Pietro Giuria ai musei già esistenti di Anatomia e di Antropologia Criminale per formare quello che il professor Galloni definisce un “Polo museale dell’uomo”.

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Articolo pubblicato il 27/10/2017