Torino. Avvisi di garanzia al presidente ed altri otto della GTT. E’ giunta l’ora della verità.

C‘è un manovratore esterno all’azienda che ha condizionato l’operato degli amministratori?

Rumors sempre più insistenti negli ultimi giorni. Stamane gli avvisi di garanzia da parte della Magistratura sono stati notificati agli amministratori e manager di Gtt accusati dalla procura di Torino di falso in bilancio.

Nell’ordine gli interessati sono i tre componenti del consiglio di amministrazione, il presidente e amministratore delegato Walter Ceresa, Gianmarco Montanari e Elisabetta Bove. Sono pure indagati i tre membri del collegio sindacale Gino Marzari, Mariangela Brunero e Stefano Rigon, oltre al presidente dei revisori dei conti Piero De Lorenzi.

Completano il quadretto  due dirigenti dell’azienda Gabriele Bonfanti e Claudio Conforti.

Il principale indagatore dei bilanci falsi e della contabilità fantasiosa della GTT, oltre ai discutibili rapporti con il Comune, Alberto Morano capogruppo dell’omonima lista, ha dichiarato: ”Circa  un  anno  fa, avevo  presentato  alla Procura  della  Repubblica di Torino e al Procuratore della corte ei Conti un dettagliato esposto, avendo ravvisato nel raffronto fra il  Bilancio del 2015 della Società  GTT ed  il Bilancio 2015  della Città  di Torino alcuni significativi disallineamenti.

Apprendo ora  che la Procura  della  Repubblica di Torino ha notificato avvisi  di conclusione delle indagini ai Consiglieri di Amministrazione della Società GTT, al Collegio Sindacale al Revisore Legale e a due Dirigenti della Società  per  un  presunto falso nel Bilancio 2015 approvato dall’Assemblea ordinaria  della Società (interamente partecipata per il tramite FCT Holding dal Comune di Torino in  data 20 luglio 2016), con il voto favorevole della Giunta Appendino.

Questa vicenda ha un impatto significativo sui conti di GTT in relazione alla partita dei crediti contestati al Comune di Torino, che avrebbe dovuto accertare prima che fossero dovuti o no. Come in altre circostanze, conclude Morano, anche questa volta non commento l’attività della Magistratura”.

Dal consiglio comunale arriva anche il commento del capogruppo di Forza Italia Osvaldo Napoli. “Rimane aperta una questione politica che va oltre i confini del GTT, i cui bilanci hanno avuto l’approvazione della giunta comunale: il sindaco rifletta bene sul suggerimento più volte da me dato e metta mano alla composizione della giunta perché con l’attuale profilo politico e senza il coinvolgimento pieno e diretto delle migliori energie civiche di Torino è alto il rischio di andare a sbattere. Ma a farsi male sarebbero i torinesi”.

Un laconico e quasi da copione il commento di Walter Ceresa. “Anzitutto devo ovviamente esaminare le carte processuali che non conosco. Sono certo tuttavia di poter dare convincenti spiegazioni del mio operato e confido che tutto sarà chiarito in tempi brevi. Nutro piena fiducia nella Magistratura”.

Nel corso dei successivi accertamenti e, in seguito agli interrogatori degli indagati, sarebbe oltremodo importante se affiorassero le vere responsabilità politiche di “eventuali manovratori” abili nel forzare la mano e le scelte dei 9 che materialmente si sono resi responsabili dei gravi fatti contestati dalla Magistratura.

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Articolo pubblicato il 26/10/2017