Torino. La sindaca annaspa e inganna i revisori dei conti

Morano; “con la GTT in bilico, il comune rischia di cadere”

Abbiamo già avuto modo di documentarlo in precedenti occasioni. Chiara Appendino, sindaco pro-tempore di Torino, non ha sino ad ora manifestato alcun piano per lo sviluppo della città o per lo meno, iniziative idonee per fermare il degrado. Le periferie languono, la delinquenza aumenta al pari dei disagi a carico dei cittadini.

L’unico chiodo fisso di costei sono le piste ciclabili. Le casse sono vuote, ma invece di occuparsi anche solo delle piccole manutenzioni o delle pulizie di strade e parchi, il suo giocattolo, o meglio il suo chiodo fisso, sono le piste ciclabili, le domeniche a piedi, per “educare i cittadini” e baggianate di questo genere.

Ma, siccome i debiti vanno onorati e le leggi vigenti prevedono norme rigide per la tenuta dei conti, si è orami  aperto un preoccupante filone di scivoli e derive al peggio che non possono che ripercuotersi negativamente sulla vita dei torinesi. La settimana scorsa  la Magistratura ha iscritto il Sindaco Appendino, il Capo di Gabinetto Giordana e l’Assessore al Bilancio Rolando nel registro degli indagati per la vicenda REAM.

In questa vicenda, l’elemento scatenante e sconcertante si basava sul tentativo di forzare la mano ai revisori ed ai funzionari comunali preposti, che avrebbero dovuto certificare quale legittima, una imputazione di bilancio che corretta non era. Da qui è partito l’esposto alla magistratura da parte del presidente del collegio sindacale Fenoglio. I Revisori che, per legge dovrebbero agire  indisturbati nella casa di vetro dei conti del Comune, avendo il diritto di chiedere ed ispezionando ogni centro di costo, a Torino vengono così messi in condizione di “non nuocere”.

La lezione non è servita, perché ieri nella commissione bilancio del comune è capitato un fatto altrettanto grave, di cui non c’è memoria nei decenni precedenti. Quando l’opposizione chiedeva lumi sulla fattività del rientro del debito richiesto dalla corte dei conti. I revisori, hanno, tra l’imbarazzo dei consiglieri, dichiarato che non avevano potuto visionare i conti. Per cui, lo stesso Fenoglio ammette che “Non è possibile valutare se e quando tali interventi dell’amministrazione possano portare a compimento il risanamento dei conti”. Pronta risposta del capogruppo Alberto Morano che dichiara come il parere dei Revisori sia «pilatesco e non dice se ci siano o meno i presupposti perchè il piano sia fattibile, soprattutto perchè non viene considerata la partita Gtt».

Su Gtt, valutata la ristrettezza dei tempi, Alberto Morano aveva già invitato la sindaca ad uscire allo scoperto e dichiarare quale via intendeva seguire, per salvare il posto di lavoro ai dipendenti e la rete dei servizi per le esigenze  dei cittadini.
“Per il biennio 2017/2018 Gtt, ribadisce nuovamente Morano, deve trovare 150 milioni per: pagare l’arretrato con i fornitori di 50 milioni, i debiti con InfraTo di 30 e altri 47 per ripianare i debiti che si creeranno entro il 2018 conclude Morano.

Purtroppo nonostante la drammaticità della situazione e la chiarezza del quesito, i revisori balbettano, ammettendo di ver chiesto all’amministrazione di fare un ragionamento complessivo, considerando favorevolmente l’insieme di iniziative previste dal piano ed evidenziando le criticità, in attesa dell’assestamento di Bilancio dopo il quale potremo riesaminarlo».

Sul fronte giudiziario per Gtt la Procura avrebbe chiuso le indagini relative all’inchiesta, che prende in considerazione i bilanci presentati per il 2013/2014/2015. Com’é noto è pendente l’imputazione di un presunto falso in bilancio che vedrebbe coinvolti i vertici di Gtt in relazione a un disallineamento che supera i 70 milioni tra i crediti vantati dalla società nei confronti del Comune e non riconosciuti dall’Ente.

Si attendono notizie dal Palazzo di Giustizia.

Intanto sindaca ed assessori tacciono. Chiara Appendino somiglia a una bambina che gioca all’aquilone al quale sono legati i suoi inermi assessori. Nel fatto concreto, oltre a non affrontare l’involuzione della città ed il disagio sociale, cosa dovremo ancora aspettarci da quest’amministrazione?

Intanto il malcontento cresce.

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Articolo pubblicato il 24/10/2017